Mobilità e rivoluzione green: come impatterà nei prossimi anni nei nostri spostamenti

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Nell’ultimo anno abbiamo sentito spesso parlare di mobilità  sostenibile e rivoluzione Green. Tanti esperti e addetti ai lavori sostengono  che il futuro dell’Italia è legato a questo aspetto, che avrà sempre più importanza anche in Europa.

Di sicuro negli ultimi due anni le nostre vite sono cambiate per via della pandemia covid-19 che ci ha costretto a passare molto tempo in casa, ma che ci ha anche aperto gli occhi su tutta una serie di cose e soprattutto sul fatto che possiamo fare serenamente tante attività, anche senza spostarci fisicamente. Questo significa che possiamo evitare di prendere la macchina e così preserveremo l’ambiente.

Dalle prenotazioni, all’acquisto dei biglietti, dalla richiesta di documenti presso gli uffici al mondo dell’intrattenimento e dei giochi d’azzardo online, il nuovo paradigma di questa rivoluzione mira a convertire in digitale gran parte delle attività che solitamente comportano uno spostamento non strettamente necessario.

Questa possibilità esiste già da qualche anno, ma ultimamente si è evoluta. La rivoluzione green quindi sarà una realtà nei prossimi anni, rivoluzionerà le nostre abitudini e anche la politica se ne sta rendendo conto.

Infatti non è un caso che circa un anno fa il governo capitanato da Draghi ha presentato quello che studi nominato come Recovery Plan Italiano e cioè quello che è il testo del Piano Nazionale di ripresa e resilienza.

Si tratta di un cambiamento che dovrà svilupparsi nei prossimi anni e che riguarderà tanti aspetti della nostra vita quotidiana come per esempio il trasporto pubblico locale

Infatti molte regioni italiane hanno già investito  sull’acquisto di mezzi elettrici come appunto i bus, nell’ottica di un percorso di transizione energetica che prima o poi dovrà riguardare tutto il paese.

Cosa prevede il PNRR 

Sempre per quanto riguarda il piano nazionale di ripresa e resilienza di cui parlavamo prima, possiamo dire, in maniera semplificata e quindi senza sviscerare appieno un discorso molto più complesso, che consisterà in un’azione mirata, ma economicamente molto consistente, considerando il denaro che dalle casse dello Stato bisognerà andare ad attingere per la ripresa economica del paese dopo la pandemia.

In questo piano ci sono dei macro obiettivi e chi lo ha studiato ha notato che c’è tanta attenzione e tante risorse sulla rivoluzione verde, sulla transizione ecologica e sulla mobilità sostenibile.

La mobilità elettrica sarà presumibilmente il centro di questo piano. Infatti molte delle risorse saranno destinate a questo settore.

Giusto per fare un esempio sono stati previsti circa 750 milioni di euro da destinare alla realizzazione di circa 20.000 colonnine elettriche che saranno abilitate alla ricarica rapida per i veicoli elettrici.

 Questo intervento ha come fine ultimo quello di sviluppare circa 14000 punti di ricarica nei centri urbani e circa settemila nella rete autostradale. Volendo poi guardare nel medio termine l’obiettivo per il 2030 è l’installazione di circa 100 mila colonnine di ricarica, tra le quali 31000, saranno a ricarica super veloce.

Secondo le previsioni degli esperti entro quella data in Italia ci saranno almeno 6 milioni di auto elettriche in circolazione. Difficile dire se questa ipotesi diventerà realtà. Ma quel che è certo è che  la rivoluzione Green ormai è inevitabile.

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