Ponte Sullo Stretto | Giovannini: Entro il 2022 dovrà concludersi la prima fase del progetto di fattibilità

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“Un approccio serio, basato su dati scientifici disponibili, ma anche una valutazione attenta sui trasporti e sulla necessità di arrivare ad una decisione informata. E’ per questi motivi che la Commissione ha ritenuto di redigere uno studio di fattibilità tecnico-economico che possa indicarci quale sia la soluzione più adeguata per giungere nei tempi indicati a prendere una decisione definitiva: se quella del ponte a una o più campate e per la quale verranno impiegati 50mln già individuati con la Legge di Bilancio 2021” – ha detto in audizione il ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini.

“Lo Studio ha messo in evidenza che i numeri rappresentativi del traffico sullo Stretto di Messina sono rilevanti su scala nazionale: 11 mln di passeggeri/anno, quanto gli aeroporti siciliani, 0,8 mln veicoli pesanti/anno come il traforo del Frejus e più del Monte Bianco, 1,8 mln veicoli leggeri/anno, più del Monte Bianco. Non a caso, – ha puntualizzato il Ministro – dalle analisi condotte, il Gruppo di lavoro ha stabilito che sussistono ‘profonde motivazioni’ per realizzare l’ attraversamento stabile dello Stretto di Messina, a completamento del potenziamento e riqualificazione dei collegamenti marittimi”.

Il Ministro Giovannini ha fatto inoltre presente che la prima fase del progetto di fattibilità dovrà concludersi entro la primavera del 2022. A questa seguirà una seconda fase nella quale dovrà aver luogo il dibattito pubblico per arrivare ad una scelta davvero condivisa con i diversi portatori di interesse coinvolti.

“Nel breve periodo – ha detto in conclusione il Ministro – istituiremo un nuovo gruppo di lavoro permanente, che veda convolti tutti gli attori pubblici e privati e la società civile per la gestione delle proposte progettuali individuate e per una maggiore condivisione delle scelte. Attualmente sono già in corso colloqui per stabilire una governance integrata con i presidenti della Regione Sicilia e della Regione Calabria”.

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