Ha riaperto al pubblico con la prima corsa delle 8.30 di questa mattina l’Ascensore di Chiaia.
Interamente rinnovato, l’impianto di risalita torna a collegare via Chiaia a via Nardones. L’azienda ha acquistato due nuovi ascensori che hanno sostituito quelli precedenti che avevano raggiunto il termine della loro vita tecnica, con un investimento di 120.000 euro.
I due nuovi ascensori assicurano 700 corse al giorno alla velocità di 0,75 metri al secondo con un impianto elettroidraulico a spinta indiretta e motori a secco per limitare la temperatura di esercizio. La capacità dell’impianto è di 10.000 passeggeri/giorno, temporaneamente ridotta, per le limitazioni previste dalla normativa anti Covid, che prescrive l’ingresso di una persona per volta e di due persone con bambini al seguito nel caso di congiunti conviventi.
L’impianto ha chiuso il 12 ottobre 2020, la riapertura era prevista a fine gennaio ma è slittata di qualche settimana per acquisire prima dell’apertura la necessaria documentazione amministrativa. L’intervento straordinario eseguito negli ultimi quattro mesi, ha incluso la rimozione e sostituzione di argani, cabina, contrappeso; la sostituzione del quadro elettrico di comando e delle linee elettriche dell’ascensore, l’adeguamento dei dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa, l’installazione del nuovo sistema di monitoraggio dell’impianto per la diagnostica di funzionamento, la sostituzione delle cabine e delle porte di accesso, la realizzazione di nuove pulsantiere e indicatori di piano.
“Si tratta – dichiarano l’Assessore alla Mobilità e al Trasporto pubblico, Marco Gaudini e l’Amministratore Unico ANM Nicola Pascale – di un intervento importante che consente la ripresa di un servizio fortemente utilizzato dai cittadini. Avevamo assicurato che l’ascensore sarebbe ripartito ed oggi si dà avvio nuovamente al servizio con un impianto completamente rinnovato. Continua così l’azione dell’amministrazione e dell’ANM volta a garantire all’utenza un migliore servizio di trasporto e di intermodalità anche attraverso interventi di riqualificazione dell’offerta”