L’applicazione anche alle opere del Recovery del protocollo siglato tra il Mit e le organizzazioni sindacali l’11 dicembre scorso per l’accelerazione dei cantieri e l’apertura di tavoli tematici su porti, ferrovie e tpl per gli interventi di riforma di settore.
Sono le due novità che la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha annunciato ai sindacati confederali edili e trasporti, illustrando il Recovery plan. Abbattere le disuguaglianze, questa la visione alla base del piano presentato alle organizzazioni sindacali.
“Vogliamo dare le stesse opportunità a tutti gli italiani, superando le disuguaglianze tra nord e sud, tra aree interne e zone costiere. Ecco perché il Recovery si concentra sulle aeree di maggiori debolezza, anche all’interno delle città grazie al piano di Rinascita urbana.
Completano le risorse del Recovery i 17 miliardi di cantieri avviati e 43,3 miliardi di gare nel 2020. Tutte le opere che hanno progetti esecutivi sono sbloccate. E anche grazie all’accordo con i sindacati confederali dell’11 dicembre ci sono le condizioni per un salto di qualità che garantisca velocità, sicurezza e legalità.
In questa grande sfida per il futuro del nostro paese è fondamentale uno sforzo condiviso di ascolto e impegno con le parti sociali, gli operatori economici e le forze politiche”.
L’Italia ha gia consegnato, nei giorni scorsi, la bozza del Recovery Plan alla Commissione Ue, diventando così il dodicesimo Stato membro a inviare a Bruxelles la versione (non definitiva) del Piano nazionale di ripresa e resilienza.