Il noto costruttore di autobus elettrici BYD ha convertito parte dei suoi impianti a favore della produzione di dispositivi per contrastare il Covid-19. Una scelta in linea con le decisioni prese da altri settori dell’industria cinese.
La società ha iniziato i preparativi per la riconversione all’inizio dell’anno e, dopo una fase di studio e costruzione da zero delle linee per la produzione di mascherine e gel disinfettante, ha avviato le attività l’8 febbraio. Il progetto ha visto l’impegno di 3.000 tra tecnici ed ingegneri, nelle nuove linee lavorano centinaia di operai divisi su più turni che coprono tutte le 24 ore.
L’azienda produce ogni giorno 5 milioni di mascherine e 300mila flaconi di disinfettante.
L’intero sistema produttivo cinese è stato coinvolto in una sorta di “chiamata alle armi” contro il Covid-19: molte altre compagnie come Foxcoon, che assembla gli iPhone, Xiaomi e Oppo hanno effettuato la riconversione. Persino l’industria militare ha adottato la stessa pratica.
Il Chengdu Aircraft Industry Group, parte del conglomerato AVIC che si occupa della produzione di armamenti ed aerei e che realizza anche i caccia stealth J-20 e componentistica per Airbus, ha ridisegnato in 3 giorni alcune catene di montaggio per soddisfare la crescente richiesta di dispositivi di protezione sanitaria.
Uno sforzo mastodontico in un Paese che già prima della crisi deteneva il primato mondiale nella produzione di questo genere di prodotti e che adesso vede la sua capacità produttiva aumentata esponenzialmente.