Dopo il completamento delle pile dello scorso 18 febbraio, il nuovo Ponte di Genova accelera verso la fine dei lavori con il varo di oggi dell’impalcato da 100 metri che scavalca il fiume Polcevera.
L’opera, realizzata dalla joint venture tra Salini Impregilo e Fincantieri, supera la lunghezza complessiva di 650 metri, con 11 campate issate sulle 19 che compongono il Ponte, con numerosi cantieri all’opera in contemporanea e su più fronti. Le operazioni per la costruzione del Ponte, che vanno avanti nel rispetto delle precauzioni e delle misure di sicurezza per i lavoratori, come in tutti i cantieri Salini Impregilo, vedono infatti in campo, nei momenti di picco, fino a 600 persone, e oltre 1000 se si considera anche l’indotto.
Un impegno comune su numerose attività in parallelo: dall’assemblaggio a terra delle campate, alle operazioni sugli impalcati già in quota per il montaggio degli impianti e per le molature delle componenti accessorie come carter, velette e predalles. Il varo di oggi ha visto salire tra la pila 9 e la pila 10, a 40 metri d’altezza una trave d’acciaio lunga 94 metri per un peso di 1800 tonnellate. Per il sollevamento della maxi trave, trasportata da una parte all’altra del fiume, è servito l’ausilio di alcuni carrelli radiocomandati (già usati per spostare le travi smontate del vecchio Morandi) che si sono mossi proprio sul greto del Polcevera.
E’ stato necessario intervenire direttamente nell’alveo del torrente per creare prima, e ripristinare negli scorsi giorni a seguito del maltempo, l’isola artificiale che ha sostenuto i carrelli per la movimentazione dell’impalcato. Dopo essere stata presa in carico dai carrelloni in alveo, la campata è stata infatti traslata verso levante e poi verso nord, per essere poi sollevata, a circa 5 metri all’ora dagli strand jack istallati sulle pile.