Venezia si conferma uno dei porti europei più importanti nella gestione di break bulk

Spread the love

Il porto di Venezia ha presentato, al BreakBulk Europe 2019, che si è tenuto a Brema dal 21 al 23 maggio, ben 5 carichi che hanno fatto storia nel 2018, confermando il Porto veneziano tra i più importanti in Europa per i traffici di breakbulk, con 900 merci fuori misura gestito nell’ultimo anno.

Il primo carico presentato a Brema è relativo ai 4 mega reattori in partenza dal Terminale transped per il Medio Oriente la scorsa estate; quasi 1600 tonnellate gestite attraverso 3 modalità di trasporto: strada, fiume e mare.

Il secondo, è collegato alle 3 mega caldaie completate a Venezia dall’italiana Macchi, che ora fanno parte di uno dei più grandi impianti di Oil & Gas del mondo: 3 carichi extra del peso di 700 tonnellate ciascuno.

Anche il trasporto dei 2 componenti più grandi mai prodotti nel settore petrolchimico è stato presentato a Brema: questi gioielli made in Italy sono stati prodotti in Lombardia e Venezia dall’azienda  Riva Calzoni, ciascuno del peso di oltre 1500 tonnellate; questo trasporto ha richiesto un convoglio lungo ben 60 metri.

Anche Chioggia ha avuto un ruolo importante a Brema, presentando 2 successi: le 2 mega gru mai prodotte in Italia negli ultimi 10 anni, con un’altezza di quasi 100 metri per 1800 tonnellate ciascuna, realizzate dall’azienda italiana Bedeschi con sede a Padova.

Da ricordare, sempre a Chioggia, l’imbarco di una CSU (scaricatore continuo di navi) a tempo di record, solo 5 ore per un carico di 680 tonnellate.

Post correlati

Lascia un commento