Un piano di restauri e riassetto del verde, installazione di nuove panchine, l’apertura quotidiana per la prima volta dell’esotico giardino della Botanica superiore e pure il progetto di una gelateria ‘medicea’: questo il percorso del Rinascimento di Boboli, vasto programma di interventi per rendere ancora più suggestivo e godibile lo storico giardino.
Pernio del progetto di rilancio del parco è la restituzione al pubblico del Giardino della Botanica Superiore, detto anche degli Ananassi, finora mai accessibile in via ordinaria ai visitatori: ora lo sarà, dal lunedì al venerdì, in orario 9-13. Lo spazio, assai suggestivo, accoglie nel suo ettaro di estensione centinaia di specie diverse di piante acquatiche, tropicali e subtropicali. Unico esempio di giardino in stile romantico all’interno di Boboli, il suo restauro è durato molti anni e ha riguardato sia l’aspetto architettonico che botanico.
Nel parco sono in corso altri importanti interventi. Lungo i sentieri sono state posizionate 46 nuove panchine in pietra serena, proveniente dalle cave di Santa Brigida; sono stati completati i lavori di recupero di due statue, Hera e Pudicizia; presto partiranno inoltre gli interventi sulle quattro colonne dell’isola centrale e sui basamenti; è imminente anche l’avvio di ristrutturazione dei bagni storici, quello della Meridiana e quelli di Annalena, oltre al ripristino della Fontana delle Scimmie.
E’ inoltre in fase di avvio un ulteriore grande progetto di restauro (finanziato in parte con fondi della Regione Toscana), quello del Giardino “segreto” delle Camelie, anch’esso come la Botanica Superiore mai aperto in via ordinaria al pubblico. Con una superficie complessiva di oltre 300 metri quadrati, il giardino si erge su un lembo di terra stretto e lungo, situato sul lato di ponente di Palazzo Pitti. Nato nella prima metà del XVII secolo come spazio di pertinenza esclusiva dell’appartamento del principe Mattias, fratello minore del Granduca Ferdinando II, rimane nel corso della storia uno spazio defilato e riservato ai soli membri della famiglia e della corte. Oggi versa in stato di abbandono e i suoi bastioni sono afflitti da problemi di tenuta strutturale; al momento in corso la redazione del progetto e i lavori sono previsti nel biennio 2020 -2021.
Continuano inoltre gli interventi previsti dal progetto “Primavera di Boboli”, con la donazione da parte di Gucci di 2 milioni di euro destinati ad una serie di interventi nel Giardino che è sotto tutela Unesco dal 2013. Oltre a quanto già completato (consolidamento del cipresso monumentale dell’Anfiteatro, interventi sul sistema di drenaggio del Giardino, acquisto di nuova vaseria e conche in cotto imprunetino per la collezione medicea di agrumi) attualmente sono in corso altre azioni. In particolare a partire dal 6 maggio inizieranno i lavori di consolidamento e restauro della serra calda delle orchidee al Giardino della Botanica Superiore; successivamente, sempre alla Botanica Superiore, si avvieranno i lavori per il restauro della vasca delle piante acquatiche e del passaggio “segreto” retrostante, ora in avvio di gara. E sono nella stessa fase (con partenza prevista il prossimo autunno) i lavori di restauro botanico del Viottolone dei Cipressi e del Viale dei Platani, per cui è stato completato il progetto esecutivo.
Verranno in tal modo ricostituite le composizioni storiche dei filari alberati che negli anni hanno subito forti perdite, con la nuova piantagione di 53 cipressi e 25 platani.
Sul patrimonio arboreo di Boboli, che conta centinaia di alberi plurisecolari, è in corso un accurato programma di monitoraggio e valutazione di stabilità delle piante di alto fusto, con la sostituzione di eventuali esemplari che non rispondono ai requisiti di sicurezza.
Infine, c’è un’ultima novità: in aggiunta al restauro del Giardino delle Camelie e quello, da tempo annunciato, della Kaffehaus (il padiglione risalente al 1776, realizzato su disegno di Zanobi del Rosso, l’architetto del Granduca Pietro Leopoldo), è stato messo in cantiere il progetto di apertura della ‘Gelateria Buontalenti’ (dal nome del celebre architetto che nel ‘500 inventò il ‘dolce ghiacciato’, precursore del gelato moderno) che sorgerà nel prato dei Castagni, nella parte alta del parco, in un edificio di fine ‘800.