I Direttori Generali delle autorità per l’aviazione civile di Italia, Francia, Germania e Spagna hanno inviato una richiesta alla Commissione Europea, volta a colmare un attuale gap normativo, per individuare alcuni servizi minimi che le compagnie aeree devono includere nel prezzo del biglietto aereo.
La richiesta nasce da iniziative e pratiche commerciali di alcune compagnie aeree, soprattutto low cost, come pagamenti aggiuntivi per bagagli o assegnazione dei posti, che richiedono una risposta da parte della Commissione Europea e dalle singole autorità nazionali. Gli obiettivi principali della richiesta delle quattro autorità promotrici dell’iniziativa, sono quelli di assicurare il corretto funzionamento del sistema e di evitare il deterioramento della qualità dei servizi forniti ai cittadini.
Secondo Alessio Quaranta (DG dell’ENAC) e i Direttori Generali degli altri firmatari della lettera, infatti, si tratta di questioni che vanno oltre la protezione dei diritti del passeggero prevista dagli attuali regolamenti europei (Regolamento 261/2004 e Regolamento 1107/2006), ma che rientrano nei servizi minimi da garantire con l’acquisto del biglietto, tra cui:
- bagaglio a mano e da stiva incluso nel prezzo del biglietto;
- larghezza e passo minimi tra i sedili;
- assegnazione obbligatoria e gratuita del posto adiacente a un minore o a una persona con mobilità ridotta con cui si viaggia.
I Direttori Generali dei quattro Paesi, hanno pertanto chiesto alla Direzione Generale per la Mobilità e il Trasporto della Commissione Europea, Henrik Hololei, di identificare al più presto tutti gli aspetti che possono essere regolati, al fine di promuovere un’iniziativa legislativa di livello europeo, poiché la trans-nazionalità del mercato dell’aviazione civile richiede che qualsiasi azione condotta sia di natura europea.
“Si tratta di temi importanti all’attenzione anche degli Stati Uniti che hanno di recente approvato un regolamento che disciplina, per la prima volta, alcune delle questioni sopra citate stabilendo, ad esempio, una larghezza minima del sedile o la distanza minima tra sedili” – evidenzia il Direttore Generale Quaranta. – “La liberalizzazione del mercato ha indiscutibilmente comportato benefici sociali, economici e di coesione territoriale in tutta Europa. Riteniamo, però, che alcuni servizi, tra cui quelli oggetto della richiesta alla Commissione Europea, siano connessi alla dignità del passeggero e non possano essere lasciati totalmente alla discrezionalità del mercato e degli interessi economici delle compagnie. L’ENAC auspica che il percorso proposto venga condiviso dalla Commissione Europea e venga così avviato al più presto l’iter regolatorio per tutte le compagnie che operano nell’Unione Europea”.