Dalla fine dello scorso anno ad oggi sono 80 mila le tonnellate di bramme trasportate via mare dal porto di Monfalcone alla zona industriale dell’Aussa Corno, modalità questa che ha prodotto come conseguenza l’eliminazione del passaggio di circa 2300 camion dalle strade per la movimentazione delle barre di acciaio.
Da aprile, inoltre, partirà anche il trasporto via ferro. Lo ha affermato l’assessore regionale Mariagrazia Santoro rispondendo oggi in Aula a Trieste ad una interrogazione presentata dal consigliere del M5S Cristian Sergo su questo specifico argomento.
Santoro ha evidenziato come la modalità di trasporto dei materiali tanto via mare quanto con l’utilizzo della ferrovia sia ora diventata una realtà.
“Grazie alla costante attività dell’amministrazione regionale e alla rinnovata collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana, le aziende insediate e gli operatori di settore individuati – ha detto l’assessore – il trasporto marittimo ha già iniziato la sua fase operativa. Finora i servizi via mare, tra quelli sperimentali disposti autonomamente dai vettori marittimi e quelli avviati a seguito degli aiuti assicurati dalla Regione, hanno movimentato quasi 80 mila tonnellate di bramme, pari a oltre 2.300 camion che non hanno percorso le strade della Bassa isontina e della Bassa friulana”.
Santoro ha poi ricordato che la giunta, con una delibera dello scorso 9 marzo, ha integrato le risorse per il trasporto via mare e confermato gli stanziamenti per quelli che utilizzeranno la ferrovia. Inoltre sono stati individuati anche i due soggetti che assicureranno l’avvio del trasporto delle bramme via ferro ossia Mercitalia Spa e Inter-Rail Srl. L’attività potrà essere da subito operativa, senza alcuna ulteriore verifica all’infrastruttura. “Ciò significa – ha assicurato Santoro – che entro il mese di aprile possa quindi prendere il via anche la movimentazione con l’uso della ferrovia”.
“Quello che abbiamo conseguito – ha concluso l’assessore regionale – è un risultato importantissimo, reso possibile dal lavoro svolto dalla Regione a partire dalle previsioni normative, fino agli interventi realizzati sull’infrastruttura ferroviaria e quelli sul bacino di Porto Marghret e relativo canale di accesso. A tutto questo si è aggiunta anche la previsione delle risorse regionali a sostegno del trasporto via ferro e mare, per complessivi 1,38 milioni di euro”.