Un agosto di ferie ha determinato una drastica riduzione della viabilità ordinaria, quella che porta da casa al lavoro, e un aumento del traffico sui tracciati che invece conducono al mare e in montagna, come ad esempio la A2 “Autostrada del Mediterraneo”, la A29 “Palermo Mazara Del Vallo” nel trapanese, la strada statale 16 “Adriatica” verso Rimini, la strada statale 131 “Carlo Felice” sia nella zona nord che sud della Sardegna. Consueta contrazione anche nel segmento dei mezzi pesanti a paragone con il mese precedente a causa dei blocchi indetti nei fine settimana, in genere dalle 16:00 del venerdì e fino alla domenica sera (escluse le ore notturne) per consentire l’esodo estivo sulla rete stradale e autostradale di oltre 26 mila km gestita da Anas.
Nel mese di agosto l’Indice di Mobilità Rilevata (IMR) dell’Osservatorio del Traffico ha registrato una diminuzione sui veicoli totali del 3% rispetto a luglio 2017 e un incremento dell’1% rispetto ad agosto 2016.
Nell’ambito delle macro-aree, le percentuali sui veicoli totali sono così distribuite: a paragone con il mese precedente, agosto ha riportato un calo del 9% al Nord, del 7% al Centro, un incremento del 2% al Sud e in Sardegna e del 4% in Sicilia; il confronto con agosto 2016 segnala un decremento dell’1% al Nord, una crescita del 3% al Centro e al Sud. Un +1% in Sicilia e invariati i dati della Sardegna.
I valori dell’IMR presentano una situazione in calo sul fronte dei veicoli pesanti causata dalle numerose ore di stop al transito: il numero dei mezzi decresce su tutto il territorio del 14% rispetto a luglio 2017.
Analizzando invece nel dettaglio le percentuali delle macro-aree della penisola e delle due isole maggiori i dati sono così ripartiti: al Nord i numeri decrescono drasticamente del 18%, al Centro del 16%, al Sud del 10%, in Sicilia dell’11% e in Sardegna del 10%. Rispetto ad agosto 2016 su tutto il territorio si registra un +1%, il traffico dei mezzi pesanti si riduce al Nord con un – 1%, sale al Centro e al Meridione con un +1%, in Sicilia con un +2%. Sempre stabile la Sardegna.