Completato il Villaggio Olimpico di Milano Cortina 2026

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Il Villaggio Olimpico di Milano Cortina 2026 completo in anticipo

Il villaggio olimpico di Milano Cortina 2026, realizzato dalla Fondazione Milano Cortina 2026 in collaborazione con Coima e il Fondo Porta Romana, è stato completato in anticipo rispetto ai tempi previsti.

I lavori, durati 900 giorni, si sono conclusi il 30 giugno, con la consegna programmata per l’autunno. Questo progetto prevede la disponibilità di 1.700 posti letto per gli atleti, 300 in più rispetto al previsto. Dopo le Olimpiadi, la struttura sarà convertita in una residenza universitaria.

Dettagli tecnici del progetto del Villaggio Olimpico

Il villaggio olimpico rappresenta un’infrastruttura per le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026.

La costruzione è stata completata in 900 giorni. Una caratteristica distintiva è la disponibilità di stanze già arredate e l’utilizzo del piano terra di 10mila metri quadrati per servizi dedicati agli atleti, come palestra, spazi di coworking, ristorazione e strutture mediche.

Questa scelta ha permesso di evitare la costruzione di strutture temporanee, ottimizzando i costi e i tempi di realizzazione.

Conversione in residenza universitaria

La conversione del villaggio olimpico in residenza universitaria sarà tra le più veloci mai registrate per una struttura olimpica, richiedendo soltanto 4 mesi.

Per confronto, a Rio de Janeiro la conversione post-olimpica ha impiegato 3 anni, mentre a Parigi 2024 è prevista un’attuazione di 16 mesi. Lo studentato sarà operativo da settembre 2026, rafforzando l’offerta di spazi abitativi per studenti a Milano.

Contestualizzazione e sviluppi futuri

Oltre alla conversione in studentato, il progetto include 320 abitazioni sociali e convenzionate grazie a una collaborazione tra Coima e la cooperativa CCL, con previsione di completamento entro il 2026.

Il progetto ha registrato un extracosto di 40 milioni di euro, e la compensazione di questi costi verrà risolta entro marzo con il supporto del governo, della regione e del comune. Questo impegno è parte di un ampio piano di rigenerazione urbana destinato a trasformare l’area Scalo Romana.

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