In passato e fino a pochi anni fa, il notevole aumento del consumo di acqua da parte delle industrie, delle attività produttive e domestiche, ha portato ad un aumento del carico delle acque reflue, complicando o addirittura impedendo in parte il potere di autodepurazione dell’acqua.
Per ripristinare l’equilibrio naturale, si è dovuto fare un notevole sforzo economico per costruire impianti di depurazione e reti fognarie adeguate.
L’impegno del personale addetto agli impianti e alla manutenzione della rete fognaria ha permesso, e permette tuttora, di mantenere un’acqua corrente pulita.
Il processo di trattamento delle acque reflue inizia con la raccolta da parte delle singole reti fognarie e il trasporto mediante collettori all’impianto di depurazione.
In molti casi è necessario sollevare i liquami per inviarli alle fasi successive di trattamento.
Il primo passo all’interno dell’impianto di depurazione è la grigliatura.
Serve per rimuovere il materiale grossolano, come pezzi di plastica, legno, prodotti per l’igiene, sassi e carta.
Il grigliato viene poi lavato, pressato e portato in discarica.
Nella dissabbiatura e disoleatura, avviene la separazione delle sabbie per sedimentazione naturale e la separazione degli oli e grassi in superficie, favorita dall’insufflazione di aria.
Nella vasca di sedimentazione primaria, avviene la separazione per gravità dei solidi sedimentabili.
I fanghi che si accumulano sul fondo della vasca vengono sospinti verso i trattamenti successivi.
L’eliminazione delle sostanze disciolte e i solidi sospesi avviene nella vasca a fanghi attivi.
Microrganismi, come batteri, utilizzano le sostanze organiche e l’ossigeno disciolto nel liquame per la loro attività e riproduzione.
La separazione dei fiocchi di fango dalla miscela aerata avviene per sedimentazione nella vasca di sedimentazione finale.
Un ponte raschiatore raccoglie i fanghi e li invia ai trattamenti successivi.
Il trattamento meccanico asporta circa 1/3 del carico organico, mentre il trattamento biologico rimuove ulteriori sostanze organiche e disciolte.
In questo modo, si depura l’acqua e si può reimmettere nel ciclo naturale o utilizzare per altri scopi.
Per garantire un’acqua pulita, gli impianti di depurazione devono essere costantemente monitorati e mantenuti per assicurare che siano in grado di funzionare correttamente.
Il personale addetto alla manutenzione deve essere altamente qualificato e deve seguire rigorose procedure per garantire che gli impianti siano sempre in buone condizioni.
Inoltre, è importante che le industrie e le attività produttive adottino pratiche sostenibili per ridurre il carico delle acque reflue e contribuire al mantenimento di un equilibrio naturale.
Ciò include la riduzione dell’uso di acqua, la gestione dei rifiuti e l’utilizzo di tecnologie più efficienti per il trattamento delle acque reflue.
In conclusione, gli impianti di depurazione e le reti fognarie adeguate sono fondamentali per garantire un’acqua pulita e ripristinare l’equilibrio naturale.
L’impegno del personale addetto agli impianti e alla manutenzione della rete fognaria, insieme alle pratiche sostenibili adottate dalle industrie e dalle attività produttive, sono fondamentali per garantire che l’acqua sia sempre sicura per l’uso umano e per l’ecosistema.