Con la caduta dell’ultimo diaframma di cemento è stata completata la galleria di circa un chilometro e mezzo, il tratto più impegnativo della costruenda metropolitana di superficie di Catanzaro.
Davanti a centinaia di persone, in prevalenza lavoratori della ditta esecutrice, si è realizzato il tunnel che dal quartiere Sala-S.Maria condurrà alla zona di Germaneto, sede di università, policlinico e cittadella regionale.
L’asse principale invece consentirà di viaggiare tra il centro città ed il quartiere marino.
La prima corsa sul nuovo ‘pendolo’ ferrato del capoluogo calabrese è prevista tra circa un anno.
“La metropolitana di superficie rappresenta una fondamentale infrastruttura che permetterà il raccordo fra la stazione di Catanzaro Sala e quella di Germaneto, connettendo il resto della città al centro direzionale del capoluogo dove sono presenti la Cittadella regionale e il Campus universitario.
A metropolitana funzionante fino a Germaneto, credo che, a quel punto, sarà più che naturale pensare ad una prospettiva più ampia, puntando con decisione all’asse Catanzaro-Lamezia Terme, partendo proprio dalla logistica”.
Lo dice il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che ha assistito all’operazione di abbattimento del diaframma della Galleria naturale a Germaneto nel cantiere della metropolitana.
“La sua realizzazione – prosegue – è molto attesa, perché è un’opera che permetterà finalmente di collegare buona parte del territorio di Catanzaro, consentendo spostamenti in pochi minuti fra diversi quartieri della città e riducendo l’utilizzo delle automobili.
Un’opera che vale circa 170 milioni di euro e che speriamo possa essere consegnata ai catanzaresi entro il 2023. Le infrastrutture materiali rappresentano lo scheletro fondamentale di un territorio ed è evidente la relazione che vi è esse e il tasso di sviluppo.
La Calabria ha bisogno di colmare lo storico deficit infrastrutturale che la penalizza e, in questa direzione, l’attenzione della Regione, contando su un’interlocuzione proficua col nuovo Governo, è massima.
Sia per opere come la SS 106 e l’Alta velocità ferroviaria che per opere come la metropolitana di Catanzaro che, una volta completata, oltre a garantire il diritto alla mobilità, darà al capoluogo una dimensione di città più moderna, sostenibile e competitiva”.