Il Comune di Bologna ha inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’istanza di finanziamento per una seconda linea tranviaria, che collegherà il centro di Bologna con Corticella e Castel Maggiore. Il tracciato corrisponde al tratto nord della Linea Verde prevista dal PUMS. Negli scorsi giorni il CIPE ha dato il via libera alle modifiche del progetto PIMBO confermando il finanziamento di 236 milioni di euro e individuando il Comune di Bologna come aggiudicatario delle risorse.
“Un ottimo risultato che porta a compimento il lavoro fatto in questi due mandati – spiega il sindaco Virginio Merola – abbiamo costruito con coraggio e determinazione la mobilità bolognese dei prossimi anni non sprecando un euro delle risorse che erano state assegnate e, anzi, portando a Bologna nuovi finanziamenti attraverso la prima linea del tram. Ora confidiamo che anche questa richiesta abbia un esito positivo per andare avanti con la costruzione della rete tranviaria”.
La delibera che autorizza la richiesta al MIT è stata licenziata nell’ultima riunione della giunta guidata dal sindaco Virginio Merola su proposta dell’assessore alla Mobilità Claudio Mazzanti.
La richiesta è di 222 milioni di euro secondo un progetto di fattibilità tecnico economica che prevede una linea lunga 7,4 km, di cui 5,9 km su nuovo percorso e 1,5 km in sovrapposizione alla Linea Rossa e che avrà un totale di 18 fermate (4 in comune con la Linea Rossa). Dal capolinea sud, posto in via dei Mille, il tracciato interesserà via Indipendenza, via Matteotti e via Ferrarese. Da piazza dell’Unità il percorso si svilupperà verso nord lungo via di Corticella e via Bentini dove la linea svolterà su via Sant’Anna, via Byron e via Shakespeare. Nell’ultimo tratto il tracciato proseguirà a fianco di via Bentini, salendo in quota per servire la stazione del servizio ferroviario metropolitano di Corticella e terminare al capolinea nord, nel comune di Castel Maggiore, presso il quale sarà realizzato anche un parcheggio di interscambio con accesso da via Di Vittorio.
La prospettiva a cui si sta già lavorando è quella di un prolungamento ulteriore in direzione del centro di Castel Maggiore come deliberato dal Consiglio Comunale di Castel Maggiore lo scorso 7 gennaio. Sulla base di un primo studio di pre-fattibilità predisposto dal Comune di Castel Maggiore si è stimato un costo di 130-150 milioni di euro per la realizzazione del prolungamento.
Se il Ministero accoglierà positivamente la richiesta di finanziamento il Comune di Bologna sarà responsabile per l’attuazione complessiva dell’intervento.
Come è avvenuto anche per la Linea Rossa il Comune, tramite la Fondazione per l’Innovazione Urbana, avvierà un percorso di coinvolgimento della cittadinanza. Sono previsti tre incontri pubblici rivolti agli abitanti e alle realtà presenti lungo il tracciato dal centro di Bologna a Corticella, per presentare e approfondire nel dettaglio il progetto nelle varie zone attraversate dalla linea ed ascoltare le istanze dei cittadini, che saranno poi racchiuse in un dettagliato report utile all’implementazione del progetto. Gli incontri si terranno alle 18.30, in modalità on line, in questi giorni: 3 febbraio, zona Centro Storico / Bolognina, 10 febbraio zona Croce Coperta, 17 febbraio zona Corticella.
In coerenza con il PUMS, nel corso del 2020 la realizzazione del progetto di fattibilità tecnico economica della seconda linea tranviaria è andata di pari passo con il riassetto della rete del trasporto rapido di massa in città per integrare definitivamente la rete tranviaria con quella filoviaria, introducendo modifiche al Progetto Integrato della Mobilità Bolognese (P.I.M.BO.), in particolare alle nuove linee dei filobus. Il CIPE attraverso una delibera pubblicata lo scorso 8 gennaio in Gazzetta Ufficiale, ha avallato tale riassetto confermando l’assegnazione di 236.376.414,00 euro di finanziamenti statali del bilancio del MIT destinati al progetto P.I.M.BO. e individuando il Comune di Bologna come soggetto aggiudicatore di tali fondi, TPER sarà invece il soggetto attuatore degli interventi.
Nella nuova versione rivisitata il progetto P.I.M.BO. mantiene la previsione del completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano con le nuove stazioni poste all’interno del Comune di Bologna e dell’eliminazione dei passaggi a livello lungo la tratta urbana della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, che sarà interrata. Per quanto riguarda i progetti relativi alla rete filoviaria sono stati stralciati il tratto di linea compreso tra Piazza dell’Unità e Corticella, quello tra il centro di Bologna e il Pilastro e la tratta compresa tra il centro e Casalecchio di Reno, sui quali è prevista la realizzazione di linee tranviarie.
Saranno invece realizzate le opere necessarie per l’elettrificazione della linea filoviaria 19 Ovest, dal centro verso Casteldebole, prevedendo un tracciato alternativo agli assi stradali destinati alla Linea Rossa del tram. Sarà inoltre confermata la filoviarizzazione della linea 25 (Due Madonne-Dozza): tale linea sarà combinata alla linea 11, esercendo il servizio con nuovi filobus, dotati di batterie a bordo, in grado di percorrere tratti di percorso anche privi di linea di alimentazione. A questo scopo i finanziamenti saranno utilizzati anche per la realizzazione di impianti di ricarica ai capolinea della 11 e presso il deposito Battindarno. Anche la linea 20, da Piazza XX Settembre a Casalecchio di Reno, sarà servita con autobus elettrici. I finanziamenti consentiranno l’acquisto di 70 nuovi filobus snodati di tipo IMC (In Motion Charging), in grado di muoversi in modalità esclusivamente elettrica nelle tratte senza linea aerea di alimentazione, e di 20 bus elettrici con batterie a bordo che contribuiranno a un significativo rinnovo della flotta cittadina verso mezzi a minimo impatto ambientale.