Grazie ad un accordo tra l’INAF e SOGAER, è stato installato il 31 luglio scorso all’Aeroporto di Cagliari un sistema di intercettazione droni messo a punto nell’ambito di RADARDRONE, progetto finanziato da Sardegna Ricerche con il bando “Azioni Cluster Top Down” e sviluppato dall’INAF di Cagliari in collaborazione col DIEE dell’Università di Cagliari.
Ad oggi sono stati tracciati più di un migliaio di voli, una media di 20 al giorno.
Il mercato degli aeromobili a controllo remoto, comunemente chiamati droni, è in continua espansione sia in ambito professionale che hobbistico. I nostri cieli, di conseguenza, sono costantemente affollati di oggetti sempre più potenti e potenzialmente pericolosi, soprattutto in aree sensibili come quelle aeroportuali. Il progetto RADARDRONE dell’INAF Osservatorio Astronomico di Cagliari nasce nel 2017 proprio con l’intento di monitorare i droni tramite la messa a punto di nuovi sistemi di intercettazione.
RADARDRONE, finanziato da Sardegna Ricerche e sviluppato grazie ad una costante interazione tra il team INAF guidato dal tecnologo Tonino Pisanu e gli ingegneri del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica (DIEE) dell’Università di Cagliari, ha coinvolto attivamente SOGAER, società di gestione del ‘Mario Mameli’, interessata a capire il potenziale del sistema di monitoraggio droni per rendere più sicuro il traffico aeroportuale.
Una quota che va dal 70% all’80% del mercato ‘consumer’ dei droni attualmente in circolazione è prodotta dalla cinese DJI che ha anche messo a punto AEROSCOPE, un sistema in grado di riconoscere qualsiasi drone di propria produzione, intercettandone la telemetria ed avendo in tal modo accesso a dati come coordinate GPS, matricola, altitudine di volo, velocità e molto altro. Nell’ambito del progetto RADARDRONE, questi dati vengono registrati in tempo reale su un server centralizzato dal quale possono venire recuperati ed elaborati. Lo strumento DJI, testato da INAF e DIEE e installato all’interno dell’Aeroporto di Cagliari, in un solo mese ha individuato oltre seicento voli di droni operanti anche a varie decine di chilometri dal ricevitore. Si tratta di un primo passo, una delle tante possibili soluzioni di sicurezza studiate dal team di Pisanu e in particolare dall’ing. Paolo Maxia.
“Ancora una volta – dichiara Emilio Molinari, Direttore dell’INAF di Cagliari – le competenze maturate nella ricerca di base mostrano il loro grande potenziale nell’innovazione tecnologica utile a cittadini e imprese nel loro operare quotidiano. All’INAF-OAC abbiamo bravissimi scienziati e tecnologi specializzati nell’osservazione dell’universo nelle onde radio, e questo know-how è il nostro valore aggiunto per sviluppare anche osservazioni relative ai droni”.
Alberto Scanu, amministratore delegato di SOGAER, ha aggiunto:
“Il tema della sicurezza è sempre stato prioritario per l’aeroporto: dobbiamo garantire la nostra operatività 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, salvaguardando in ogni momento persone, mezzi e infrastrutture. In un contesto di traffico aereo mutato e sempre più sfidante, la potenziale minaccia dei droni deve essere affrontata con il rigore che la partecipazione al progetto RADARONE ci garantisce. La nostra collaborazione con l’lNAF Osservatorio Astronomico di Cagliari per l’attivazione del sistema di monitoraggio AEROSCOPE al ‘Mario Mameli’ ci rende, inoltre, particolarmente orgogliosi: ancora una volta abbiamo fatto nascere una sinergia vincente con il territorio e siamo al fianco di una realtà scientifica sarda di provata eccellenza”.