Arriva il parere favorevole della Commissione Mobilità Capitolina per la linea D della metropolitana con le indicazioni per la definizione dell’iter più idoneo alla realizzazione del tracciato che sarà quello definito nel 2006.
LA STORIA DELLA LINEA D
Nel 2006 Roma Metropolitana avviò una procedura di project financing sulla base delle determinazioni prese dall’allora Consiglio Comunale nonché degli studi di fattibilità redatti dalla STA. Secondo la normativa dell’epoca tale procedura prevedeva due fasi: la prima relativa alla selezione di una serie di proposte progettuali, espletata tra il 2006/2007, a seguito della quale pervennero tre proposte consistenti in un progetto preliminare completo e l’Amministrazione Capitolina ne individuò la migliore sec9ndo i predeterminati parametri del bando. Il tutto fu poi rimesso all’attenzione degli Uffici preposti che ne dichiararono la pubblica utilità nel 2007. Secondo la legge dell’epoca tale progetto doveva essere portato in approvazione e di seguito posto a base di gara per la concessione. Definita la proposta di interesse il progetto approdò in conferenza dei servizi, successivamente approvato, incluse le osservazioni. In tale sede appaiono per la prima volta le valorizzazioni immobiliari strumento utile al fine di abbassare la quota a carico dell’Amministrazione. Riconosciuto l’interesse pubblico si conferì mandato a R.M. affinché prosegua con la seconda fase (gara di concessione). Seguì un breve approfondimento relativamente ai fondi necessari originariamente previsti per la realizzazione dell’opera, al loro reperimento e alle modalità di ripartizione. Nonostante la regolare pubblicazione del bando di gara e superate una serie di problematiche sollevate dall’Autorità di Vigilanza, la mancata concretizzazione del finanziamento statale unitamente alle difficoltà sopra descritte nel reperire i fondi da parte dell’Amministrazione Comunale determinò, nel 2012, il ritiro in autotutela del bando di concessione da parte di Roma Metropolitane. Inoltre il project financing così come concepito non prevedeva ricavi da vendita di titoli di viaggio bensì un canone con cui l’Amministrazione avrebbe compensato il Concessionario.
Il progetto della linea D, elaborato nel 2006, caratterizzata dal colore giallo, dovrebbe collegare il centro storico della città coi quartieri settentrionali di Salario, Monte Sacro e Monte Sacro Alto, e con quelli meridionali di Trastevere, Ostiense, Portuense ed EUR lungo un tracciato di 20,4 km con 22 stazioni.
Partendo dal capolinea meridionale di piazzale dell’Agricoltura (EUR), a EUR Magliana ci sara l’intersezione con la linea B e la ferrovia Roma-Lido e alla stazione di Trastevere con le linee ferroviarie FL1, FL3 e FL5. Attraversato l’intero rione Trastevere e superato il Tevere all’altezza dell’isola Tiberina, la linea prevede nel centro storico tre fermate: una a piazza Venezia, dove intersecherà la linea C, un’altra a piazza di San Silvestro e una terza a piazza di Spagna, dove intersecherà la linea A. Il percorso proseguirà in direzione nord-est sino a piazzale Jonio, intersezione con la linea B1, e al capolinea di via Ugo Ojetti (Monte Sacro Alto).