Dopo tre mesi di chiusura, la Ferrovia del Sempione ha ripreso la circolazione il 9 settembre 2024.
Gli interventi, finanziati anche dalla Svizzera, hanno causato disagi considerevoli, deviando il traffico merci su altre rotte come Luino e Chiasso. I lavori hanno coinvolto diverse tratte tra Gallarate-Domodossola e Novara-Domodossola, con un focus sull’adeguamento delle gallerie per i trasporti intermodali lungo la linea Arona-Premosello, grazie a un investimento di 93 milioni di euro. Altri 10 milioni sono stati spesi per aggiornare la linea tra Iselle e Premosello, con la modernizzazione del binario di incrocio a Cressa Fontaneto, adeguato al modulo standard europeo di 750 metri.
Nonostante la riapertura, ulteriori chiusure e cantieri sono già previsti per l’estate del 2025, segno che molti problemi strutturali rimangono irrisolti. Uno dei principali ostacoli è rappresentato dalla galleria elicoidale di Varzo-Iselle, un tratto critico con pendenze fino al 25 per mille, che limita la velocità e la capacità della linea. Questo tunnel è stato costruito per evitare di allungare il percorso, ma si è dimostrato problematico per il traffico merci, soprattutto con il completamento del Terzo Valico dei Giovi, che dovrebbe migliorare i collegamenti tra Genova e Rotterdam. Tuttavia, la galleria elicoidale rappresenterà ancora un collo di bottiglia infrastrutturale.
Mentre la Svizzera ha già deciso di completare il tunnel di base del Lötschberg a doppio binario, in Italia i progetti di varianti ferroviarie sono rimasti in stallo. La OuestRail, un’associazione svizzera che rappresenta gli interessi della linea Sempione-Lötschberg, sta cercando di partecipare al bando Interreg Italia-Svizzera per definire i costi di un nuovo tracciato che, partendo da Beura-Cardezza (Domo II), raggiungerebbe direttamente il tunnel del Sempione, eliminando le pendenze attuali.
Tuttavia, in Italia, l’interesse per una soluzione definitiva sembra scarso, almeno fino alla conclusione degli investimenti previsti dal Pnrr. La proposta di un nuovo percorso per i treni merci rimane ancora solo un’idea, in attesa di sviluppi concreti.
Un progetto a due velocità, tra Svizzera e Italia
Il progetto di modernizzazione della Ferrovia del Sempione si inserisce in un contesto più ampio di potenziamento dei collegamenti ferroviari tra Italia e Svizzera.
La linea è parte integrante del Corridoio Reno-Alpi, una delle principali arterie ferroviarie europee. Il potenziamento della capacità di trasporto lungo questo asse, attraverso interventi infrastrutturali e l’eliminazione delle pendenze critiche, è essenziale per migliorare la competitività del trasporto merci su rotaia.
Tuttavia, il confronto tra gli investimenti svizzeri e italiani mette in luce la disparità di approccio, con la Svizzera già impegnata nella realizzazione di infrastrutture moderne come il tunnel di base del Lötschberg, mentre in Italia i progetti di potenziamento avanzano con maggiore lentezza.
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