Trento sta attuando un ambizioso piano per diventare un punto di riferimento nella mobilità sostenibile e nella ciclabilità urbana. Con l’obiettivo di trasformare la città e i comuni circostanti in un’area all’avanguardia per i trasporti ecologici, l’amministrazione ha lanciato un progetto ampio e strutturato, denominato “Grande Trento”, che punta a sviluppare nuove infrastrutture ciclabili e a candidarsi come capitale della ciclabilità a livello nazionale.
Il piano “Grande Trento”
Il cuore di questa iniziativa è il piano “Grande Trento”, che prevede la costruzione di una rete di piste ciclopedonali di circa 150 chilometri. Questo progetto mira a collegare il capoluogo trentino con i comuni della cintura urbana, facilitando gli spostamenti quotidiani in bicicletta e riducendo al contempo il traffico automobilistico e l’inquinamento atmosferico.
L’intervento prevederà la realizzazione di infrastrutture capaci di servire tanto utenti con bicicletta muscolare quanto utenti con bicicletta elettrica, con punti di ristoro, hotspot di ricarica, kit officine lungo i percorsi, etc.
Il tema della manutenzione dei mezzi lungo i percorsi diviene importante per coloro che decidono di affrontare lunghi itinerari. Sempre più utenti ricorrono alle e-bike in questi contesti per superare con agilità i forti dislivelli che l’orografia del territorio impone. La forte componente elettronica di questi mezzi richiede in primis colonnine per la ricarica delle batterie.
Non solo.
La dislocazione di punti-officina a intervalli regolari consente ai ciclisti di disporre di kit indispensabili a riparazioni e regolazioni in ogni momento: chiavi, cacciaviti e leve per pneumatici, pompe per mantenere la pressione dei pneumatici, toppe e colla per sopperire alle foratura delle ruote, lubrificanti e banchi di lavoro adatti.
L’iniziativa è stata presentata a livello europeo per ottenere finanziamenti, poiché è perfettamente in linea con le politiche dell’Unione Europea per la mobilità sostenibile.
Candidatura a Capitale Mondiale della Bicicletta
Parallelamente, Trento ha avanzato la propria candidatura per ottenere il prestigioso titolo di “Capitale Mondiale della Bicicletta”. Questa candidatura è stata fortemente sostenuta dalla Federazione Ciclistica Italiana e dalle istituzioni locali, che vedono in questo riconoscimento un’opportunità per promuovere ulteriormente il cicloturismo e attrarre investimenti.
Il titolo verrà assegnato dall’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) durante i mondiali di ciclismo a Zurigo nel prossimo settembre. Se Trento riuscirà a ottenere il riconoscimento, la città potrebbe diventare un punto di riferimento globale per il ciclismo, con ricadute positive anche sul piano economico e turistico.
Costruzione del Velodromo di Trento
Oltre alla realizzazione della rete di piste ciclabili, Trento sta portando avanti anche il progetto di costruzione di un velodromo di ultima generazione. Questo impianto sportivo rappresenta un tassello fondamentale per la candidatura a Capitale Mondiale della Bicicletta e fungerà da catalizzatore per eventi sportivi di rilevanza internazionale.
La costruzione del velodromo è accompagnata da ulteriori lavori infrastrutturali, come la realizzazione di una nuova strada di collegamento che faciliterà l’accesso all’impianto.
Benefici e sviluppo Turistico
La ciclabilità non è solo una questione di mobilità, ma anche di sviluppo economico. L’investimento in infrastrutture ciclabili, comprese le piste dedicate alle biciclette elettriche, è destinato ad avere un impatto significativo sul turismo locale. Le ciclovie panoramiche che attraversano il Trentino possono attrarre un numero crescente di cicloturisti, i quali contribuiscono in modo rilevante all’economia del territorio.
Le stime indicano che i cicloturisti spendono mediamente molto più dei turisti tradizionali, generando un indotto economico notevole.
Cicloturismo in Trentino: dati da leader
D’altronde il Trentino-Alto Adige è considerato la destinazione principale per i cicloturisti in Italia, con circa 480.000 visitatori all’anno che scelgono questa regione per le loro vacanze su due ruote.
A questi si aggiungono 730.000 turisti che utilizzano la bicicletta per attività specifiche, come escursioni o visite ai centri urbani. Questo fa sì che la regione si posizioni al secondo posto in Italia per il totale di turisti che scelgono la bicicletta come mezzo di trasporto, subito dopo la Toscana. Tuttavia, la regione sembra puntare meno sulla cultura ciclistica urbana e sugli eventi specifici, con un focus maggiore sulle esperienze cicloturistiche più complete.
Un dato significativo è la presenza di 33 strutture alberghiere specializzate ogni 100 chilometri di piste ciclabili, un numero molto superiore alla media nazionale di 5 strutture. In Trentino-Alto Adige, queste strutture sono attrezzate per il noleggio, la manutenzione, e la ricarica delle e-bike, riflettendo un investimento continuo nella tecnologia e nei servizi per soddisfare una clientela internazionale esigente.
Nel 2024, la regione conta 1.450 alberghi attrezzati, pari a quasi il 30% del totale nazionale, un dato in crescita del 7,9% rispetto a due anni fa.
Esiste un documento ufficiale dove si parli di questo progetto? Non trovo riscontri.