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Cantieri aperti in Kosovo anche per il Lotto 2 di Rail Route 10, l’arteria ferroviaria centrale che collega il Paese con la Serbia a Nord e, a Sud, con la Macedonia.
L’inizio dei lavori di rinnocamento ferroviario integrale della tratta Fushë Kosovë – Mitrovice, affidati – come già il Lotto 1 – alla GCF, è stato celebrato lunedì 19 dicembre con una cerimonia ufficiale presenziata del primo ministro Albin Kurti.
Il progetto di modernizzazione dell’infrastruttura ferroviaria, come ha voluto rimarcare il premier – è universalmente considerato un “prerequisito per lo sviluppo delle economie della regione”, un tassello fondamentale e strategico non solo per il Kosovo ma “per il collegamento stesso dei Balcani occidentali con i paesi dell’Unione Europea”. Non a caso, a salutare con entusiasmo l’avvio del secondo cantiere – simbolicamente rappresentato dal treno di costruzione GCF in partenza verso la sede dei lavori – erano presenti il ministro dell’Ambiente, della Pianificazione territoriale e delle Infrastrutture Liburn Aliu, il Vice Ministro dell’ Ambiente HYsen Durmishi, il Ministro dello Sviluppo Economico Artane Rizvanolli, il capo ad interim dell’infrastruttura ferroviaria del Kosovo (Infrakos) Uran Mulaj, il capo dell’Ufficio dell’UE in Kosovo Tomas Szunyog, numerose autorità politiche europee, rappresentanti della Bei e della Bers, il vice ambasciatore italiano in Kosovo Ugo Ferrero e il Capo Dipartimento Dott.ssa Daniela De Giorgi.
Unanime l’entusiasmo e altissime le aspettative per il progetto che in pochi anni consegnerà al Kosovo un’infrastruttura ferroviaria davvero moderna, in grado di soddisfare tutti i requisiti di efficienza ed interoperabilità definiti dalle Direttive europee e perfettamente integrata nella rete internazionale: insomma, come sottolineato da molti degli interventi, uno dei più “potenti pilastri economici” del Paese.
Rail Route 10, il progetto per il futuro del Kosovo
Rail Route 10 è un progetto finanziato dalla BERS (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo), dalla BEI (Banca Europea degli investimenti), e dalla Commissione Europea attraverso il WBIF (The Western Balkans Investment Framework.
Per quanto riguarda il Kosovo prevede la sostanziale ricostruzione dei 148 chilometri di ferrovia che attraversano da Nord a Sud l’intero Paese nel rispetto dei requisiti delle norme tecniche di interoperabilità e delle norme europee per migliorare la sicurezza del traffico ferroviario, con l’obiettivo di migliorare le condizioni per i passeggeri, accrescere la velocità di marcia dei treni e il numero di treni al giorno e, infine, per sostenere lo sviluppo dell’economia del Paese e dell’intera area balcanica.
Dal febbraio 2019 GCF lavora – insieme al subappaltatore locale designato, l’impresa R & Rukolli – alla realizzazione del primo lotto di lavori che, per un importo di 78 milioni di euro prevede il rifacimento della tratta di 67 chilometri compresa tra Fushë Kosovë e Hani i Elezit, verso il confine macedone: circa il 45% della sezione kosovara della Rail Route 10.
Il lotto 2, finanziato con 48 milioni di euro, prevede il rifacimento integrale, in 15 mesi, di una ulteriore tratta di 34,4 km di linea ferroviaria principale compresa tra Fushë Kosovë e Mitrovice.
Il terzo lotto completerà l’opera con i 46 chilometri compresi tra Mitrovice e Lesak, a Nord, sul confine con la Serbia.
Proprio la tratta che somma il lotto 1 e 2, quella che da Hani I Elezit raggiunge Fushë Kosovë per proseguire a Nord verso Mitrovicë, costituisce la prima linea ferroviaria del Kosovo costruita 147 anni fa, nel 1874. Ancora porta significative, visibili ferite subite durante il periodo 1990-1999: danni solo parzialmente riparati e che, di conseguenza, hanno comportato fortissime limitazioni alla circolazione dei treni, ad iniziare dalla riduzione dei carichi possibili e della velocità massima consentita: 60 km/h in media che, nel caso di molti ponti e gallerie, per motivi di sicurezza sono ridotti fino a 20 km/h.
“Si tratta di cantieri particolarmente complessi – spiega Roberto Accinelli, Project Manager GCF – che, per entrambi i lotti, annoverano sia opere tipiche del rinnovamento ferroviario, come la sostituzione di rotaie, traversine e ballast, sia interventi ed opere civili che, lungo l’intera tratta, riguardano sottopassi, gallerie, ponti, stazioni”.
I lavori previsti dal Lotto 2
Per quanto riguarda il Lotto 2, in particolare, i lavori sulla tratta Fushë Kosovë – Mitrovice, come previsto dal progetto approvato da Infrakos, in 15 mesi dovranno non solo consegnare, completamente ricostruiti, 34,4 km di linea ferroviaria principale e 9,1 km di binario e scambi nelle stazioni, ma provvedere al ripristino di circa 18 km di rete stradale parallela e trasversale alla linea (strade di servizio o interessate dai 32 passaggi a livello attuali).
“Un lavoro importante – sottolinea l’ing. Michele Blardi, Construction Manager GCF – riguarda i 16 ponti esistenti – molti in acciaio, alcuni in muratura libera – che dovranno essere resi conformi agli standard di interoperabilità e rispondenti ai requisiti degli Eurocodici e della STI: alcuni tramite adeguate misure di rinforzo, altri, la maggior parte, tramite demolizione e ricostruzione. Analogamente lungo il tracciato dovranno essere realizzate innumerevoli opere idrauliche oltre a 52 canali sotterranei”.
Un impegno specifico di “riabilitazione” riguarderà, inolte, le 5 stazioni (Mitrovice, Vushtri, Druar, Prelluzhe, Obiliq-Kastriota) e le 5 fermate (Frasher, Pantine, Vernice, Mihaliq, Plemetin) presenti lungo il segmento ferroviario dove, oltre agli interventi di ristrutturazione degli edifici stessi, dovranno essere ricostruite o realizzate ex novo ben 16 banchine passeggeri, di lunghezza dai 150 ai 200 metri, dotate di tettuccio e panche, rampe, scale e sottopassi di accesso, passaggi a livello, piattaforme di carico, sottopassi, aree destinate ai passeggeri (biglietterie, WC, aree di attesa) e aree-alloggio per il personale. Con un occhio di riguardo per la stazione principale di Fushe Kosove dove gli interventi di ristrutturazione – sia interna che esterna – riguarderanno non solo l’edificio della stazione (dotato di sala conferenze e auditorium), ma anche, con interventi di varia natura, gli adiacenti edifici tecnico e amministrativo.
“La complessa macchina del cantiere – specifica Raffaele Forcella, Project Manager – è stata meticolosamente messa a punto nei mesi scorsi, redigendo puntuali piani operativi che ci consentiranno di massimizzare e ottimizzare lo scambio e l’impiego sui due lotti di personale, macchinari, operai. Nella nostra base operativa di Miradi, nei mesi scorsi è stata convogliata da Roma una flotta di macchine ad alta efficienza: un treno di costruzione, svariate rincalzatrici, profilatrici, locomotori, mezzi strada rotaia, escavatori. Da oggi lavoriamo a pieno regime”.
Rail Route 10
Il Corridoio X è lungo complessivamente 252 chilometri di cui 148 attraversano il Kosovo lungo l’asse Nord-Sud Leshak – Hani i Elezit. Da Kraljevo (in Serbia), attraverso Lapovo raggiunge Belgrado; a Sud, in Macedonia, da Gjiorche Petrov raggiunge Skopje. La sua integrazione nel corridoio europeo orientale/Est Mediterraneo (Rete Ten-T, asse 4) consentirà di collegare i Balcani con l’Austria, la Grecia e la Bulgaria.