L’internazionalità, gli eventi, i servizi. Sebbene Milano sia sinonimo di produttività e offra davvero tante opportunità lavorative e ricreative ai suoi abitanti, affronta come ogni città la questione abitativa.
Alti standard qualitativi di vita sono anche e soprattutto determinati dagli ambienti e dagli spazi che quotidianamente si frequentano. Già nel 1968, con il decreto 1444 veniva introdotti gli standard urbanistici che, relativamente agli spazi pubblici condivisi, individuava le necessità minime da garantire per singolo abitante.
Diciotto metri quadri è la quantità minima, suddivisi in:
- 9 mq di verde
- 2,5 mq di parcheggi
- 4,5 mq di infrastrutture per l’istruzione
- 2 mq di attrezzature di interesse comune
Questi standard non sono stati sempre rispettati e le evoluzioni storiche delle città ne hanno determinato un progressivo allineamento o discostamento.
Cosa succede oggi
Se gli standard urbanistici dettano regole e numeri su come “pianificare” le città, scegliere “dove abitare” oggi tiene sicuramente conto di tanti altri parametri e variabili.
Oltre a servizi di consulenza immobiliare come kmrealestate.it, possiamo sicuramente far riferimento agli studi di settore che annualmente aggiornano lo stato di salute delle città.
Secondo un’analisi condotta da Scenari Immobiliari sulla vivibilità nel capoluogo lombardo presentato nel 2020, Porta Lodovica, Città Studi e Bicocca sono i quartieri migliori in cui vivere a Milano.
L’analisi – hanno spiegato gli esperti – tiene conto di una serie di parametri, quali l’offerta di immobili nelle diverse zone della città e le esigenze dei vari nuclei familiari, studenti universitari, young professional, professionisti, giovani coppie, famiglie con figli e senior, per costruire dei veri e propri indicatori necessari all’individuazione del livello di appetibilità residenziale rispetto alle principali tipologie di domanda
A livello cittadino, secondo il direttore generale di Scenari Immobiliari, le aree che hanno ottenuto un punteggio migliore sono ubicate a ridosso della Circonvallazione, ai margini del centro storico.
La prima macro area più ambita è quella che comprende Buenos Aires, Porta Venezia, Porta Monforte, Città Studi, XXII Marzo, Porta Romana, Porta Vigentina e Porta Lodovica.
La seconda invece è costituita dai quarti De Angeli, Monte Rosa, Porta Magenta e San Siro. Terzo e ultimo blocco è costituito dai quartieri Sarpi e Bicocca.
Dove abitare a Milano nel futuro
Guardando al futuro, la prospettiva è destinata a mutare. I recenti interventi pianificati in tema di quartieri green e riqualificazione urbana hanno dettato una nuova tendenza.
L’area di Greco Breda si candida a divenire uno dei poli più ambiti, nella zona nord-est dell’area metropolitana, così come Piazza d’Armi a nord ovest che il Piano di Governo del Territorio della Città di Milano individua come primo grande quartiere ecologico in Italia e terzo in Europa.
Il Masterplan di questo nuovo quartiere prevede la realizzazione di abitazioni lungo il perimetro di quello che attualmente è un parco. Il 67% dell’area sarebbe destinata a verde pubblico sul quale si affaccerebbero circa 4 mila alloggi sostenibili con sistemi di raccolta acque piovane, servizi e luoghi dedicati allo sport.