Incontro istituzionale in video conferenza tra il Sottosegretario del MIMS Giancarlo Cancelleri, la deputata M5S Elisabetta Barbuto e i vertici nazionali e regionali dell’ANAS, Ing. Massimo Simonini, Ing. Antonio Scalamandrè, Ing. Francesco Caporaso e Ing. Silvio Canalella per discutere delle tre ipotesi di prefattibilità che erano state redatte dall’ANAS su indicazione della Regione Calabria.
Per il tratto Sibari- Crotone – Catanzaro si sta lavorando ad un progetto di fattibilità tecnica economica che fra le soluzioni contempli anche un’infrastruttura stradale di tipo B, ovvero 2 carreggiate e 4 corsie e non soltanto il restyling dell’esistente con la sola progettazione di varianti per scongiurare l’attraversamento dei numerosi paesi che si incontrano sul percorso.
«Ho ritenuto necessario, inoltre, – ha affermato la deputata Barbuto– ricordare come negli anni passati, all’epoca dei megalotti, il tratto di strada che si snoda verso l’alto Jonio, individuato come megalotto 9, fosse già stato oggetto di uno studio e di una progettazione che aveva ottenuto anche le autorizzazioni necessarie e che inspiegabilmente si bloccò nel 2009 per scomparire definitivamente, come tutti i megalotti, dalla contrattazione di programma ANAS / MIT, oggi MIMS, ed ho chiesto di ripartire da lì, riportando anche la voce e le indicazioni dei sindaci con i quali mi sono incontrata in Provincia qualche tempo fa, per consentire finalmente di dare alla nostra terra una infrastruttura sicura e degna di questo nome che sarà sicuramente un volano importante per lo sviluppo economico sociale del territorio.
Nel contempo ho depositato in Parlamento una interpellanza per sottolineare l’importanza europea della E 90 – SS 106 e chiedere al Ministero dei Trasporti ed al Ministero del Sud il coinvolgimento dell’Europa per quanto attiene i finanziamenti cui attingere per la realizzazione dell’opera ed il suo inserimento a pieno titolo nella prossima contrattazione di programma ANAS/ MIMS. Non è possibile, infatti, inserire, come da più parti impropriamente invocato forse a causa di una mancata adeguata lettura dello stesso, nel PNRR la realizzazione di qualsivoglia nuova infrastruttura stradale perché la vocazione del piano, secondo le indicazioni europee, non lo prevede e non solo in Calabria».
La strada statale 106 “Jonica” collega Reggio Calabria a Taranto, attraverso un percorso di 491 km lungo la fascia litoranea jonica di Calabria, Basilicata e Puglia.
Si tratta di un collegamento strategico per il Sud Italia, poiché mette in comunicazione i due capoluoghi, i numerosi comuni costieri, l’Autostrada del Mediterraneo e l’autostrada A14 “Adriatica” che termina proprio a Taranto.
Lungo la statale Jonica, l’Anas ha già completato l’ampliamento a quattro corsie, con spartitraffico centrale, di tutto il tratto ricadente in Puglia (39 km) e in Basilicata (37 km). In Calabria sono stati ampliati a quattro corsie circa 67 km, di cui: 15 km al confine con la Basilicata (tra Rocca Imperiale e Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza); 5 km a ridosso dei centri abitati di Gabella Grande (frazione di Crotone); 22 km tra lo svincolo di Squillace e lo svincolo di Simeri Crichi (compresi 5,2 km del prolungamento della strada statale 280 “dei Due Mari”); infine 25 km tra Locri e Roccella Jonica (in provincia di Reggio Calabria).
Sempre in Calabria, Anas ha in atto un piano complessivo di riqualificazione dell’arteria, che comprende sia la realizzazione di tratti con due carreggiate separate, ciascuna a due corsie per senso di marcia, sia la messa in sicurezza dell’arteria esistente.