La giunta capitolina ha approvato la delibera, con primo piano straordinario da 150 km di nuove corsie ciclabili, per dare impulso immediato alla mobilità sostenibile nella fase 2. Bici e monopattini per gli spostamenti brevi, soprattutto casa-lavoro, ma anche per i percorsi più lunghi tramite il trasporto integrato con mezzi pubblici e privati.
I lavori per il primo lotto di 20km potranno partire già dalla prossima settimana e interesseranno la via Tuscolana, Gregorio VII, le vie Nomentanta e Tiburtina, via Emanuele Filiberto, via Magna Grecia, Circonvallazione Ostiense.
“E’ il frutto dell’accelerazione data a partire da inizio aprile sulle tipologie di ciclabili più idonee a semplificare al massimo la realizzazione del bici plan adottato nel Pums ad agosto scorso, dopo un percorso partecipato durato due anni. Abbiamo scelto questi primi itinerari in base al miglior effetto rete da ottenere, verificati con dei sopralluoghi mirati per la cantierizzazione, e lasciato agli uffici amministrativi il tempo per poterli validare. La prossima settimana partiranno i primi cantieri, con la previsione di circa 3 km al giorno” ha affermato l’assessore ai trasporti Pietro Calabrese
“Oltre al criterio principale di miglior effetto rete, sarà fondamentale – continua Calabrese -scegliere questi ulteriori km di sviluppo in base alle tipologie più rapide da realizzare rispetto al livello della progettazione. Per cui gli interventi procederanno sostanzialmente con priorità per le corsie con livello di progettazione idonea già definito dall’amministrazione. Seguiranno le soluzioni da elaborare per le corsie senza ancora le fattibilità progettuali, nei rami in assenza di ostacoli come la sosta per le autovetture o i cassonetti dei rifiuti, andando velocemente a realizzare ciclabili a destra della carreggiata. Infine seguiranno le corsie sempre a destra della carreggiata, che però necessitano di progetti più complessi per lo slittamento a sinistra della sosta e dei cassonetti.
Determinante ai fini della migliore continuità degli itinerari, sarà opportuno realizzare dei tratti di corsie ciclabili in sede promiscua, con verniciatura per meglio evidenziare la presenza, laddove la larghezza dell’unica corsia carrabile non consente la specializzazione per le bici, o nei casi in cui non è possibile slittare la sosta. Tutte queste realizzazioni sono state definite “transitorie” e non temporanee perché sia chiaro che, pur essendo soluzioni semplificate, verranno perfezionate mano a mano che saranno definiti i progetti e le cantierizzazioni con gli ulteriori dettagli, al fine di classificarle come permanenti” ha concluso Calabrese.