ROMA METRO C | Stazione Amba Aradam – Ipponio, a che punto siamo?

Spread the love

La stazione Amba Aradam – Ipponio è collocata in una posizione intermedia tra quella di Fori Imperiali (scambio Linea C/Linea B) e quella di San Giovanni (scambio Linea C/Linea A), a circa 500 metri a sud di Piazza San Giovanni in Laterano ed a 300 metri dagli ingressi dell’omonimo ospedale, delimitata a nord da Via dei Laterani, a ovest da Piazzale Ipponio, a sud da Via Farsalo e ad est dai campi sportivi Romulea.

Progetto definitivo

Sono previsti tre accessi superficiali, posizionati in punti di effettiva concentrazione dell’utenza locale, ma anche di possibile attrazione nel tessuto urbano circostante:

  • il primo, su Via dei Laterani, atto a servire i flussi di utenza verso l’ospedale, l’INPS e la Basilica di San Giovanni, ed è costituito da una scala fissa e due scale mobili;
  • il secondo, sempre su Via dei Laterani ma sul marciapiede opposto al primo accesso, ed è costituito da una sola scala fissa;
  • il terzo, a servizio delle vaste aree residenziali poste a sud-est della stazione, è ubicato su via Farsalo ed è costituito da una scala fissa e una scala mobile.

La stazione si estende per circa 115×30 metri e per oltre 30 metri di profondità, su 5 livelli realizzati in modalità Top-Down.

Tre gruppi di tornelli, due per l’entrata ed uno per l’uscita, immettono nell’area controllata da cui si accede ai livelli sottostanti fino ai treni in banchina mediante due gruppi-scale unidirezionali, ciascuno formato da una scala fissa e da due scale mobili.

Lo schema tipologico funzionale della Stazione è a banchina centrale, avente dimensioni di 110 m di lunghezza, per una larghezza di 4,0 m.

Vincoli derivanti da ritrovamenti archeologici

 Lungo la tratta che si sviluppa da via La Spezia sino a Largo Amba Aradam, caratterizzata da potenti strati di riporto interessati da preesistenze antiche, la Soprintendenza Archeologica ha imposto di eseguire tutte le opere interrate che interessano tali strati con scavi a cielo aperto, e senza poter eseguire consolidamenti del terreno da piano campagna.

Tali prescrizioni hanno comportato la necessità di un abbassamento delle gallerie di linea al fine di posizionarle al di sotto dello strato archeologico e di una riduzione planimetrica dell’ingombro dei manufatti di stazione, ove possibile, per ridurre il rischio di rinvenimento di strutture antiche nel corso dello scavo a cielo aperto.

I Castra di Amba Aradam

Le indagini archeologiche nella stazione Amba Aradam della Linea C si sono svolte nei mesi di novembre – dicembre 2015 e, dopo una battuta d’arresto, sono riprese nel marzo 2016. I ritrovamenti archeologici occupano un’area di mq 1753.

Scoperta di eccezionale interesse, emersa a 9 m. di profondità, è parte di una caserma-castra databile alla prima metà del II sec. d.C., probabilmente risalente all’epoca dell’imperatore Adriano: ai lati di un lungo corridoio centrale si aprono 39 ambienti di cui 25 quadrangolari, di dimensioni analoghe (ca. m.4×4= 16 mq cadauno), alcuni dei quali conservano i pavimenti in mosaico a disegno geometrico con tessere bianco-nero e, alle pareti, intonaci semplicemente affrescati. L’edificio fu abbandonato, spoliato dei materiali riutilizzabili quali le tubature di piombo, in parte rasato e infine interrato durante la costruzione delle Mura aureliane (271-275d.C.): la cinta difensiva doveva infatti avere, davanti a sé, una spianata facilmente controllabile, priva di costruzioni che potessero proteggere, o nascondere, eventuali nemici.

Della caserma si ignorano le reali dimensioni: il tipo architettonico è ovunque, nel mondo romano, costituito da corridoi paralleli su cui si aprivano gli alloggi dei militari, articolato anche su due piani comprensivi delle strutture di servizio, quali le cucine e le latrine.

La caserma Amba Aradam fu costruita lungo un corso d’acqua che correva parallelo alle successive Mura aureliane. L’importanza della scoperta è dovuta anche alla sua posizione, lungo le pendici meridionali del Celio sono stati scoperti, in periodi diversi, i resti di varie caserme: i Castra Nova Equitum Singularium, che sono sotto la Basilica di San Giovanni in Laterano; i Castra Nova Equitum Singularium, all’imbocco dell’attuale via Tasso; i Castra Peregrina, presso la chiesa di Santo Stefano Rotondo. Infine, un frammento recentemente scoperto della grande pianta marmorea di Roma, la Forma Urbis, affissa da Settimio Severo nel Foro della Pace, riproduce la planimetria di un’altra caserma ubicata presso villa Celimontana.

A seguito di questa importante scoperta la Soprintendenza Archeologica, al fine di salvaguardare e valorizzare i ritrovamenti, ha prescritto la ridefinizione del progetto architettonico – funzionale conseguente alla necessità di ricollocare le strutture antiche all’interno della stazione nella medesima posizione e giacitura e di contestualizzazione i reperti rinvenuti ripristinando la relazione visiva con le Mura Aureliane.

Metro C ha quindi elaborato alcuni concept della nuova soluzione architettonico – funzionale della stazione che recepissero le prescrizioni della Soprintendenza Archeologica. Quest’ultima ne ha approvato uno e il Committente Roma Metropolitane ha richiesto a Metro C di svilupparlo a livello di progettazione definitiva in due diverse fasi.

1-Amba-Aradam-Ipponio-panoramica-2017-1600x1000

Ultime attività eseguite

Nel mese di marzo 2018 è iniziato lo scavo meccanizzato con TBM nella tratta compresa tra il Pozzo multifunzionale 3.3 e la stazione Amba Aradam/Ipponio.

Le due TBM, Binario Dispari e Binario Pari, hanno raggiunto la Stazione Amba Aradam/Ipponio nei mesi di maggio ed agosto rispettivamente. Sono state completate le cantierizzazioni presso la Stazione Amba Aradam/Ipponio ed è stata eseguita la traslazione delle TBM S-410 all’interno della stazione.

Principali attività in corso

È stato avviato lo scavo della galleria Binario Dispari e sono in fase conclusiva le attività preparatorie alla partenza dello scavo del Binario Pari.

Principali attività da eseguirsi a breve

Sono da eseguirsi a breve la partenza dello scavo della galleria Binario Pari ed il montaggio dei sistemi a nastro per l’estrazione dei materiali scavati dalle TBM.

Fonte: Metro C S.C.p.A.

Ti potrebbero interessare:

 

Post correlati

Lascia un commento