Sono iniziati i lavori di demolizione della cosiddetta “Incompiuta” che si trova nell’area del porto commerciale di Ancona, una struttura obsoleta posizionata all’interno della zona doganale della darsena Marche.
Dopo l’intervento sarà disponibile una superficie di circa 10 mila metri quadrati a disposizione delle attività portuali legate al traffico dei container.
I lavori sull’area erano stati interrotti negli anni ’90 dall’ente che gestiva le banchine dello scalo a causa del cambiamento delle esigenze operative nella movimentazione delle merci. Dopo un complesso procedimento amministrativo con gli organi competenti, ottenute le autorizzazioni necessarie, è stata avviata la gara per l’affidamento in appalto dei lavori di demolizione totale, smaltimento e nuova pavimentazione per lo stoccaggio delle merci, che è stata affidata alla ditta Iaquinta Saverio. La fine dei lavori è prevista per fine primavera 2019.
“L’avvio di questo cantiere è il segno di un porto che non è mai fermo e che abbraccia e affronta il cambiamento del mercato come unica modalità per facilitare il lavoro per le imprese e nuova occupazione – dice il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Rodolfo Giampieri -, grazie alla collaborazione con l’Agenzia del Demanio, siamo riusciti a sbloccare una delle tante situazioni molto complicate all’interno del porto che interessa un’area ferma da quasi trent’anni”.
Con questo intervento, aggiunge Giampieri, “diamo una risposta alla richiesta degli operatori portuali, all’esigenza, da noi condivisa, di poter avere a disposizione maggiori spazi per le loro attività. Un nuovo passo nella filosofia della collaborazione che dimostra che, quando i problemi si affrontano insieme, con il reciproco impegno, i risultati arrivano sempre”.