Decoro urbano, si cambia. Non più singoli lavori di manutenzione urbana ma una regia unica per coordinare gli interventi che interessano una stessa area, così da incidere in maniera più profonda e globale.
Dal rifacimento del manto stradale alla cura del verde, dal ripristino di marciapiedi alla pulizia e sistemazione delle caditoie, dalla sostituzione dei cestini per i rifiuti all’illuminazione pubblica, fino all’igiene e agli arredi urbani: tutte le azioni dovranno far parte di cantieri “integrati” per restituire decoro complessivo a intere zone della città. Il nuovo sistema è stato presentato in Campidoglio dalla sindaca Virginia Raggi.
L’Amministrazione Capitolina, per fornire risposte più efficaci e di lungo periodo alla manutenzione urbana, ha individuato la regia unica nell’Ufficio Coordinamento per il Decoro Urbano, istituito appositamente. Un ufficio speciale che lavorerà per creare una stretta sinergia tra tutti i Dipartimenti interessati. Grazie a questa struttura, inoltre, sarà possibile interagire in maniera più diretta anche con cittadini, comitati e associazioni che potranno collaborare attivamente alla definizione degli interventi di riqualificazione e partecipare alla loro realizzazione. L’ufficio potrà operare attraverso una Conferenza di Servizi permanente che stabilirà un cronoprogramma definito e coordinato di interventi, valutando priorità, tempi e risorse da impiegare.
Esempio di cantiere integrato è quello per la riqualificazione dell’area di Castro Pretorio, dove di recente si è intervenuti per riasfaltare il manto stradale deteriorato e, allo stesso tempo, sulle caditoie e le “bocche di lupo” per favorire il deflusso delle acque piovane, per la sistemazione dei cigli dei marciapiedi ammalorati, per il rifacimento della segnaletica orizzontale e delle aiuole.
Lo stesso approccio verrà utilizzato per altre aree oggetto di lavori come via Ostiense, piazza Armellini e la rotatoria di via Cassia all’altezza di via Giustiniana. O per quelle già individuate come “cantierabili”: via di Tor Bella Monaca, via Salaria, piazza Re di Roma.
La dotazione iniziale a disposizione dell’Ufficio Decoro Urbano, fino alla fine del 2018, ammonta a 230.000 euro e prevede già un appalto in fase di aggiudicazione. Lo stanziamento sarà incrementato nel 2019 fino a 1 milione e mezzo di euro, mentre per il triennio successivo il funzionamento della struttura sarà inserito in un ”Accordo quadro per il decoro urbano” che potrà contare su un finanziamento di 3 milioni di euro all’anno.
L’ufficio si occuperà anche di “pronto intervento”, sempre seguendo un modello integrato. Potrà disporre azioni immediate sul territorio, ma dovrà anche valutarne l’inserimento in cantieri di natura più complessa, in attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, mettendo in relazione le attività operative con quelle programmate e di lungo periodo.
A questo scopo funzionerà come un vero “centro di monitoraggio e controllo” degli interventi manutentivi sulla città, anche attraverso l’analisi e la gestione delle richieste provenienti dai cittadini attraverso il portale di Roma Capitale, verificando la corretta esecuzione e continua manutenzione delle aree su cui si è già intervenuto. Infine, sarà demandato all’Ufficio anche un riordino della regolamentazione vigente in tema di decoro urbano: da sanzioni più efficaci all’elenco di arredi urbani omogenei su tutto il territorio. Non da ultimo, si occuperà di campagne di sensibilizzazione e informazione, anche attraverso la promozione di iniziative sul riuso degli spazi urbani.
“L’Ufficio nasce per imprimere un profondo cambiamento al precedente modello di interventi pubblici sul territorio”, dichiara la sindaca Virginia Raggi. “Un nuovo approccio che punta a pianificare i lavori in città mettendo attorno al tavolo tutti i soggetti coinvolti, le diverse strutture amministrative, i Municipi, i cittadini, per raccordare le attività e segnare una più profonda riqualificazione di intere aree della Capitale. Troppo spesso, in passato, abbiamo assistito a interventi parziali che affrontavano un singolo aspetto tralasciando gli altri, con il duplice negativo risultato di non incidere in maniera definitiva sul decoro e sulla fruibilità degli spazi, ma soprattutto moltiplicando nel tempo i cantieri e i disagi per i cittadini. Questo modello ci consentirà di ottimizzare tempi e risorse, ottenendo risparmi per l’amministrazione, e di verificare la corretta esecuzione dei lavori e la loro durata, favorendo anche il pieno coinvolgimento di cittadini e Municipi”.