La demolizione della casa del fanalista con la ricongiunzione della banchina, ora ininterrotta, è il simbolo scelto dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro, per rappresentare la fase di rilancio del porto di Monfalcone avviata in questi anni.
Per l’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito, l’impegno allo sviluppo si misura invece nella massima collaborazione tra istituzioni, direzioni regionali, ministero e Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa Fvg) nel conciliare le esigenze di sviluppo e tutela ambientale.
Sono queste in sintesi le posizioni espresse ieri sera dalle due esponenti della giunta del Friuli Venezia Giulia nel convegno organizzato dall’International Propeller Clubs di Monfalcone per fare il punto su porto, autorità portuale di sistema, manutenzioni, escavo, aree e ambiente, mission e piano.
Moderato da Paolo Maschio, già presidente dell’Azienda speciale porto Monfalcone, l’evento ha visto la partecipazione anche di Luca Marchesi, direttore generale di Arpa Fvg, di Mario Sommariva, segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del mare Alto adriatico e della sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint.
Ammontano a 11,8 milioni le risorse investite sul Porto di Monfalcone, di cui 10 del bilancio regionale, per riammodernare le infrastrutture. Santoro ha ricordato in particolare il recupero, con interventi di ripristino e asfaltature, di 37 mila metri quadrati di piazzali e dell’area demaniale, il nuovo binario di collegamento al varco 2, la nuova viabilità di accesso alla Midolini spa e il barrieramento per la messa in sicurezza di quasi 700 metri di banchine.
Lo scorso 7 febbraio è stato inoltre pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria sull’impianto ferroviario a servizio della zona industriale di Monfalcone.
Si tratta di lavori finalizzati al miglioramento delle condizioni generali di operatività della ferrovia, sulla base di specifiche indicazioni di Rete Ferroviaria Italiana, che si svilupperà con interventi puntuali o diffusi, dal fascio di presa e consegna presso la stazione di Monfalcone all’area portuale, lungo tutto il raccordo. Il valore complessivo dell’intervento è pari a 2,5 milioni di euro.
Chiuso anche il bando per l’affidamento dell’incarico di pianificazione, progettazione e coordinamento tecnico-scientifico del piano regolatore del porto. La gara, cui hanno partecipato realtà qualificate e importanti a livello nazionale, è stata aggiudicata al costituendo raggruppamento composto dalla società di ingegneria Modimar s.r.l., quale capogruppo, e dalla S.J.S Engineering s.r.l e Archest s.r.l. quali mandatarie, che hanno contribuito già alla realizzazione di importanti studi e strumenti pianificatori a livello nazionale (fra i quali Porto di Civitavecchia, Porto di Livorno, Porto di Ravenna).
Un percorso concertato con tutti gli enti e le istituzioni che proseguirà all’insegna della collaborazione quando, a seguito dell’aggiudicazione definitiva, l’amministrazione regionale provvederà a convocare un incontro con tutti gli operatori interessati per definire le linee guida del piano.
Altri gli interventi strategici che hanno sbloccato situazioni alle quali gli operatori chiedevano da anni una soluzione. In primis, ha sottolineato Santoro, l‘avvio del trasporto delle bramme dirette all’Aussa Corno su nave e su chiatta, cui seguirà il trasporto via ferro reso possibile dall’adeguamento della linea ferroviaria verso San Giorgio di Nogaro. Entro l’autunno è previsto l’avvio dei lavori per l’escavo del canale di accesso, per i quali nel frattempo sono iniziati gli interventi propedeutici.
Intanto l’Arpa, come annunciato dal direttore Marchesi, è la prima agenzia in Italia ad aver concluso il lavoro di prelievo e analisi per la definizione dei livelli chimici di riferimento locali in area marino-costiera. Questi dati permetteranno di adattare alla situazione endemica naturale dell’ambiente locale, l’applicazione del regolamento ministeriale sull’immersione in mare dei materiali di escavo dei fondali marini. In questo modo – ha confermato l’assessore Vito – saranno rese più snelle alcune procedure di smaltimento dei materiali stessi.
Quanto alla governance del porto, Regione e Autorità portuale, per voce del direttore Sommariva, hanno ribadito il pieno accordo sulla necessità di una ampia rappresentatività territoriale e sulla conseguente opportunità che il Comune partecipi al Comitato di gestione.