La recente gara d’appalto per il prolungamento della Metro M1 della Metropolitana di Milano è terminata senza successo. Il progetto, che prevede l’estensione della linea dal capolinea di Bisceglie al quartiere Baggio, non ha attratto un numero sufficiente di offerte valide, costringendo il Comune a ripensare l’intero processo.
Dettagli del progetto e l’asta deserta
Il progetto di prolungamento della Linea 1 si estende su un tracciato di 3,3 chilometri, collegando Bisceglie a Baggio, una delle aree più densamente popolate di Milano, con una crescente necessità di un sistema di trasporto rapido ed efficiente. La base d’asta era stata fissata a circa 433 milioni di euro (più IVA), una cifra che, tuttavia, non è risultata appetibile per gli operatori del settore.
Solo una piccola impresa ha avanzato un’offerta, ma la documentazione presentata non è stata ritenuta idonea, lasciando così il progetto in una situazione di stallo. Il contesto economico e le attuali condizioni di mercato, influenzate da altri grandi progetti infrastrutturali finanziati dal PNRR e dai bonus edilizi, hanno reso difficile trovare operatori interessati a questo appalto, considerato poco remunerativo rispetto agli standard attuali.
La sfida dei costi e le talpe meccaniche
Uno dei problemi principali emersi durante la gara è stato il disallineamento tra il valore stimato dell’opera, calcolato sui prezzari regionali, e i prezzi di mercato attuali, che sono aumentati notevolmente a causa dell’inflazione e della forte domanda nel settore delle costruzioni. Questo problema non è isolato a Milano: anche altre gare, come quella per la linea 10 Napoli-Afragola, sono andate deserte per motivi simili.
A Milano, inoltre, la situazione è stata ulteriormente complicata dall’uso delle talpe meccaniche per lo scavo, un’operazione che richiede condizioni di lavoro particolarmente complesse e onerose. Questo ha portato i potenziali offerenti a valutare il rischio come troppo elevato rispetto al guadagno potenziale.
Gli altri prolungamenti “problematici”
Il prolungamento della Linea 1 verso Baggio è solo uno dei progetti strategici per l’espansione della rete metropolitana milanese. Un altro prolungamento previsto verso Monza, nell’area nord della città, è anch’esso in difficoltà. I lavori per il collegamento verso la fermata Bettola sono stati interrotti a causa di interferenze con un vicino centro commerciale. Nonostante l’iniezione di ulteriori fondi statali, il progetto richiede una nuova gara d’appalto, con inevitabili ritardi.
Cosa succede adesso?
Alla luce del fallimento della gara, il Comune di Milano ha chiesto al Ministero dei Trasporti di rivedere il progetto, proponendo di stralciare la costruzione di un deposito, un’opera secondaria che potrebbe essere realizzata separatamente.
Questo permetterebbe di risparmiare circa 60 milioni di euro, consentendo di mantenere la stessa base d’asta e di riavviare rapidamente la gara con una riduzione delle opere da eseguire.
L’obiettivo è riuscire a completare i lavori entro la scadenza fissata per il 30 novembre 2025, mantenendo la validità dei fondi stanziati e cercando di limitare ulteriori ritardi. Tuttavia, la complessità delle operazioni e il contesto economico attuale potrebbero continuare a rappresentare ostacoli significativi per la realizzazione del progetto.