A Roma, il progetto di riqualificazione dei ponti storici Ponte dell’industria e Ponte Giulio Rocco prosegue a ritmo serrato, con l’obiettivo di renderli nuovamente fruibili entro la fine del 2024, in vista del Giubileo 2025.
L’investimento complessivo di circa 23 milioni di euro punta a migliorare significativamente la sicurezza e la funzionalità delle due infrastrutture, con interventi che spaziano dalla demolizione alla ricostruzione e consolidamento.
Ponte dell’industria: una sfida tecnica e logistica
Conosciuto come “Ponte di Ferro” e costruito nel 1863, il Ponte dell’Industria rappresenta un’importante opera di ingegneria storica.
I lavori hanno richiesto un’attenta pianificazione, considerando la complessità della rimozione dell’intero impalcato, lungo 130 metri, composto da due campate ad arco metallico e una centrale con travi reticolari.
La prima fase del cantiere, completata di recente, ha visto la rimozione del primo arco e della campata centrale grazie all’utilizzo della gru Tadano Europe TC 2800-1.
Successivamente, la gru è stata smontata e trasferita sull’altra sponda del Tevere per procedere alla rimozione dell’ultima sezione del ponte.
Questo processo è stato affiancato da una seconda gru da 100 tonnellate e dalla piattaforma Socage da 54 metri.
In parallelo, è stato avviato il consolidamento delle pile del ponte tramite jet grouting, un passaggio fondamentale per garantire la stabilità della nuova struttura.
Il progetto prevede un ampliamento della piattaforma stradale a 7,5 metri (rispetto ai 5 attuali) e un aumento del carico massimo ammissibile a 26 tonnellate, sufficiente per il transito dei bus.
Inoltre, le travi reticolari saranno restaurate per preservare il valore storico dell’opera.
Ponte Giulio Rocco: rinascita di un’infrastruttura abbandonata
Il Ponte Giulio Rocco, un cavalcaferrovia situato nel Municipio VIII e chiuso al traffico da circa otto anni, è oggetto di un intervento di ricostruzione radicale.
Cofinanziato dal Campidoglio e dalla Regione Lazio con 4,8 milioni di euro, il progetto è gestito dall’azienda regionale Astral.
Dopo la cantierizzazione e la rimozione degli arredi esistenti, il cantiere sta affrontando lo spostamento dei sottoservizi, come gas e telecomunicazioni, senza interrompere le forniture.
Successivamente, sarà demolito il ponte esistente per costruirne uno completamente nuovo, con una sede stradale allargata da 6,4 a 12 metri, includendo marciapiedi più ampi e passaggi protetti per pedoni e ciclisti.
Foto di Autovictor