Ore decisive per Air Italy, ci sono in ballo oltre mille dipendenti della compagnia aerea che aspettano notizie da parte dei vertici su un piano industriale che al momento non c’è.
Secondo alcune indiscrezioni Akfed, il fondo dell’Aga Khan, potrebbe lasciare il vettore, e ciò comporterebbe una drastica riduzione degli obiettivi di piano industriale.
L’unica certezza è la chiusura delle basi di Cagliari, gli hangar a Olbia e l’affidamento alla compagnia bulgara Tayaran per alcuni voli da Milano Malpensa verso Catania, Napoli e Cagliari.
Inoltre Air Italy ha fatto sapere di non voler utilizzare l’aeroporto di Alghero nel periodo in cui l’aeroporto di Olbia sarà chiuso per i lavori di allungamento della pista.
In un comunicato l’unione sindacale di base (Usb) fa sapere:
“È ormai evidente a tutti che Air Italy a guida Qatar si trovi in un vicolo cieco, mentre ci domandiamo per quanto tempo ancora sarà tollerabile assistere al nulla che gli azionisti stanno producendo sul futuro della Compagnia.
In occasione della nascita di Air Italy si è parlato di almeno 50 macchine, grandiosi progetti sul lungo raggio e oggi ci ritroviamo con un pugno di mosche, coi lavoratori che si chiedono quanta verità ci fosse nelle parole dei manager e sopratutto quali siano le reali intenzione degli stessi. Non è più un problema di fondi (di cui Qatar e Akfed dispongono, né di know-how, di cui Qatar dispone) ma solo di volontà ad investire”.