In relazione alle dichiarazioni rese a RadioRadio dal presidente Caudo, Roma Servizi per la mobilità sottolinea in primo luogo l’assoluta disponibilità ad incontrare i Municipi ed a raccogliere le loro indicazioni o necessità in chiave di mobilità.
Come richiesto dall’Amministrazione Comunale, su tematiche specifiche vengono svolti degli incontri al fine di raccogliere il quadro delle esigenze e trasferire al Dipartimento Mobilità un quadro unitario su scala urbana.
Di recente il presidente e Ad di Roma Servizi per la Mobilità, Stefano Brinchi, ha accolto la richiesta di incontro del presidente Caudo sulla rete di trasporto pubblico di superficie. Il colloquio, va precisato, ha riguardato esclusivamente questa tematica, come risulta dal verbale redatto dallo stesso assessore alla Mobilità del III Municipio, anche lui presente.
Nessuna risposta è stata data circa i problemi della fermata Jonio della metro B1 come era peraltro ovvio visto che, in materia, Roma Servizi per la Mobilità, come Caudo dovrebbe sapere, non ha alcuna voce in capitolo.
Quanto al tema Pums, ricordiamo che è in corso la seconda fase partecipativa. I pareri dei cittadini saranno di nuovo raccolti per poi arrivare alla fase della decisione sui vari progetti.
Tra essi, però, non figura alcuna funivia jonio-porta di Roma. Semmai l’ipotesi progettuale è quella di realizzare un sistema di superficie a guida vincolata trainato da fune, che presenta l’enorme vantaggio dell’eliminazione del deposito. Oltre a necessitare di soli due anni di lavori (rispetto agli almeno cinque per un prolungamento della B1), a garantire una capillarità del servizio attraverso nove fermate e a potere garantire frequenze anche sotto al minuto.
Evidentemente il presidente Caudo è caduto in equivoco non cogliendo la differenza tra I due sistemi. La scelta di proporre un sistema leggero piuttosto che il prolungamento della metropolitana è stato valutata anche in ragione dell’eliminazione delle nuove cubature che dovevano nascere con la stazione di “Mosca” all’altezza di via della Bufalotta (poco prima di Porta di Roma). Un’altra grande difficoltà è l’impossibilità di realizzare un parcheggio di scambio. Tutte problematiche che Caudo sembra aver dimenticato.
Ma questa fase di partecipazione offrirà ancora la possibilità di discutere lo scenario di piano ed accogliere o meno le richieste che arriveranno dai cittadini, valutando da parte della segreteria tecnica indici e dati relativi esclusivamente alla domanda potenziale e alla fattibilità tecnica-economica.