“Grazie anche alle risorse stanziate dal Decreto legge Genova post crollo ponte Morandi e dalle Legge di Bilancio 2019, il Programma straordinario migliora l’accessibilità al porto di Genova, l’integrazione città-porto e i collegamenti intermodali con l’aeroporto “Cristoforo Colombo”.
Queste le parole con le quali, oggi pomeriggio nella Sala Trasparenza della Regione, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Paolo Emilio Signorini, insieme al vice ministro Edoardo Rixi, il Presidente della Regione Giovanni Toti, e il Commissario Straordinario Marco Bucci, ha presentato il programma straordinario per la ripresa e lo sviluppo del porto di Genova.
“E’ un’altra prova tangibile – ha detto il sindaco Marco Bucci – che quando le amministrazioni lavorano assieme i risultati arrivano. Abbiamo un programma di più di un miliardo di euro per il porto di Genova, con la concreta possibilità di metterlo in pratica in tre anni. Un grande obiettivo che intendiamo raggiungere. Un altro aspetto molto importante è l’integrazione città-porto ed è una di quelle cose che a Genova nel passato non è mai esistita e che stiamo costruendo giorno dopo giorno. Ci porterà delle sinergie veramente positive, basti pensare al water front di levante, con integrazioni tra territorio portuale, darsena comunale e spazi privati. Stiamo facendo le cose nella direzione giusta e mi aspetto aiuto e supporto dalla cittadinanza perché, ovviamente, tre anni di lavori causeranno inevitabili disagi, però la città sa che stiamo lavorando per il futuro”.
Il Programma straordinario, che beneficerà per un periodo di 3 anni delle deroghe previste per la ricostruzione del Ponte Morandi, ha un costo complessivo di 1.061 milioni di euro, finanziato per 449,3 milioni di euro, di cui 202,3 milioni con la «manovra Genova»; 160,5 milioni con fondi a bilancio dell’AdSP; 72,3 milioni da altri soggetti pubblici e 14,2 milioni di euro da capitali privati.
Il fabbisogno è pari a 612 milioni di euro, di cui 215 milioni di euro relativi al Ribaltamento a mare di Fincantieri; 300 milioni di euro alla prima fase della Diga Foranea; 90 milioni di euro alla quota di Hennebique a carico dei privati e 7 milioni di euro quale cofinanziamento per l’intervento di adeguamento del Parco Fuori Muro.