Ponte Stretto di Messina: consegnata la documentazione integrativa

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Il 12 settembre 2024, la società Stretto di Messina ha consegnato la documentazione integrativa richiesta dalla Commissione VIA-VAS del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e dal Ministero della Cultura (MIC).

La consegna, che avviene nei tempi previsti dal cronoprogramma, rappresenta un passo significativo nell’avanzamento del progetto per il Ponte sullo Stretto.

La fase di integrazione è stata avviata lo scorso aprile e ha riguardato oltre 800 elaborati progettuali, aggiornati su un totale di 10.000.

Tra questi, molti studi che sarebbero stati previsti per la fase esecutiva del progetto sono stati anticipati.

La documentazione comprende approfondimenti e studi di settore, aggiornati con nuovi dati e modellazioni, necessari per rispondere alle 239 osservazioni del MASE e alle 11 del MIC, nonché alle considerazioni provenienti dal pubblico e dalle associazioni.

Questo processo ha richiesto il coinvolgimento di un team multidisciplinare guidato dal Contraente Generale, Eurolink, e composto da società, esperti e docenti di rilievo sia a livello nazionale che internazionale.

Inoltre, sono stati coinvolti l’Expert Panel per le tematiche ambientali, Parsons Transportation Group come Project Management Consultant e Edison Next Environment come Monitore Ambientale.

Pietro Ciucci, amministratore delegato della Stretto di Messina, ha sottolineato l’importanza della sostenibilità del progetto e la cura nell’adottare misure di mitigazione per la tutela degli ecosistemi coinvolti.

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3 Thoughts to “Ponte Stretto di Messina: consegnata la documentazione integrativa”

  1. vicchio

    Torno sul ponte (;-)) per riportare una dichiarazione che “sembra” non c’entri niente, ma invece è rilevante.
    https://www.repubblica.it/economia/2025/09/03/news/ponte_stretto_usa_spese_nato_difesa-424822574/?ref=RHLF-BG-P4-S1-T1-r109

    Non ne capisco niente di ingegneria, fisica ed ecosistemi…la parte che mi interessa è quella economica, ed è da anni che continuo a dire che una sera analisi economica ancora non l’ho vista! Magari il ponte si farà, ma chi ne pagherà l’ammortamento? Chi ne pagherà la manutenzione?
    La dichiarazione in merito alla determinazione delle somme per la costruzione del ponte ai fini del bilancio dello Stato significa che gli americani (e vi ricordo che le società di rating hanno dei forti legami con gli USA) ritengono che il costo del ponte sia da considerarsi debito pubblico, senza alcuna scusa.
    Ciò significa che il costo, oggi, la manutenzione, domani, dovrà essere un costo dello Stato alla pari di scuola, sanità, giustizia.
    Ed allora ripeto la mia domanda: è un investimento sostenibile? Quel vecchio studio che parlava di sei miliardi di risparmi (di qualità peraltro discutibile) è stato rivisto?

    Non temo per me, io non lo vedrò costruito, ma per i figli che avranno questo fardello sulle spalle.

  2. vicchio

    E intanto alla diga di Genova aumentano le spese per variazione del progetto a seguito di un errore di progettazione…

  3. punteruolorosso

    @vicchio, roba da matti

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