Il Ponte dell’Industria, noto anche come “Ponte di Ferro”, è tornato pienamente operativo dopo un complesso intervento di riqualificazione. La storica infrastruttura, che collega i quartieri Ostiense e Marconi, è stata completamente rinnovata con una struttura in acciaio più resistente e ampliata per consentire il transito non solo di auto e moto, ma anche dei mezzi del trasporto pubblico locale, biciclette e pedoni.
L’opera, rientrante tra i progetti essenziali per il Giubileo, è stata realizzata dal Gruppo FS Italiane attraverso la società Anas, con un investimento complessivo di 18 milioni di euro.
Un intervento necessario dopo l’incendio del 2021
Il ponte aveva subito gravi danni a seguito di un incendio avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 2021. Dopo una prima riapertura provvisoria nel dicembre dello stesso anno, il Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici di Roma Capitale aveva stabilito che, senza interventi strutturali, il ponte sarebbe stato utilizzabile solo per un periodo limitato di cinque anni.
La necessità di un restauro completo ha quindi portato all’avvio di un importante cantiere, volto a garantire la sicurezza e la stabilità dell’opera nel lungo periodo.

Consolidamento delle fondazioni e adeguamento antisismico
Uno degli aspetti più complessi dell’intervento è stato il consolidamento delle fondazioni, fondamentale per un’infrastruttura con oltre 150 anni di storia.
Sono state installate 58 colonne in alveo e 24 sulle spalle del ponte, per un totale di 2.928 metri lineari di nuove strutture. Le colonne, di diametro pari a 1,7 metri, sono state spinte fino a 59 metri di profondità, equivalente a un edificio di 20 piani. Questo intervento ha migliorato la resistenza del ponte, adeguandolo agli standard di sicurezza e riducendo i rischi strutturali.
Tecnologia innovativa: il jet grouting
Per consolidare il terreno senza deviare il flusso del fiume Tevere, è stata utilizzata la tecnica del jet grouting, che ha permesso di iniettare oltre 5 milioni di chilogrammi di cemento ad alta pressione per rafforzare il sottosuolo.
Questa metodologia innovativa, mai applicata prima su un’infrastruttura simile, ha consentito di operare direttamente dall’impalcato esistente verso il basso, ottimizzando i tempi di realizzazione e minimizzando l’impatto ambientale.

Nuova struttura in acciaio e miglioramenti funzionali
L’intervento ha incluso il completo smontaggio e rimontaggio dell’impalcato del ponte, che ora presenta una struttura interamente in acciaio. Il nuovo impalcato è stato assemblato in tre conci e varato mediante una spinta graduale, utilizzando martinetti idraulici e castelletti metallici.
La presenza di numerosi sottoservizi nell’area di montaggio ha richiesto un posizionamento iniziale del ponte a una quota superiore di 2,5 metri rispetto al piano viabile, per poi essere abbassato progressivamente di circa 20 cm al giorno fino alla posizione definitiva.
Pista ciclopedonale e nuove dotazioni
Oltre al miglioramento strutturale, il progetto ha introdotto un percorso ciclopedonale protetto per garantire una maggiore sicurezza agli utenti. Sono stati inoltre installati nuovi parapetti, impermeabilizzato l’impalcato e migliorata la pavimentazione stradale, rendendo il ponte più funzionale e accessibile a tutte le categorie di utenti.
Il restauro delle arcate del ponte è attualmente in corso e sarà completato entro l’estate, mentre per il 2025 è prevista la ricollocazione definitiva di tutte le strutture storiche.