È stato firmato dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini il decreto che assegna 33,4 milioni di euro alla Provincia Autonoma di Bolzano e alla Regione Umbria, sbloccando i lavori per la costruzione di nuove ciclovie interconnesse.
I fondi provengono dalle risorse per la mobilità ciclistica stabilite dalle leggi del 2016 e del 2018.
Grazie a questo provvedimento, frutto di un lungo dialogo tra il MIT e gli Enti territoriali, si potrà completare la ciclovia dell’Alto Adige, con un investimento di 13,4 milioni di euro, e realizzare il tratto umbro della ciclovia nazionale Monte Argentario – Civitanova Marche, finanziato con 20 milioni di euro. Quest’ultimo progetto collegherà le ciclovie costiere Adriatica e Tirrenica, estendendosi per circa 200 km.
Questi interventi, fondamentali per il rafforzamento della rete ciclabile nazionale, sono stati concordati durante la Conferenza Stato-Regioni e si integrano con il programma di sviluppo delle ciclovie turistiche finanziato dal PNRR.
La ciclovia dell’Alto Adige
Il progetto della Ciclovia dell’Alto Adige prevede un percorso che collega le principali città della regione, tra cui Vipiteno, Bressanone, Brunico, Bolzano e Glorenza. La pista, in gran parte asfaltata, si snoda attraverso paesaggi mozzafiato, fiumi come l’Adige e l’Isarco, e attrazioni storiche come castelli e borghi tipici.
Con un’estensione pensata per includere anche deviazioni lungo la Strada del Vino, offre percorsi adatti a ciclisti di tutti i livelli, da famiglie a sportivi esperti.
La rete è integrata con servizi di noleggio bici e strutture ricettive specializzate.
La ciclovia Nazionale Monte Argentario– Civitanova Marche
Per quanto riguarda la Ciclovia Nazionale Monte Argentario – Civitanova Marche, il tratto umbro del progetto creerà un collegamento tra le coste Adriatica e Tirrenica, coprendo circa 200 km.
Questo percorso si inserisce nell’ambizioso piano delle ciclovie turistiche nazionali, con l’obiettivo di potenziare il cicloturismo e favorire una mobilità sostenibile lungo itinerari paesaggistici e culturali di grande valore.