VERONA | Filovia: chiusi gran parte dei cantieri. Ma ora come si procederà?

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Nell’agenda del sindaco la data del 14 maggio era segnata con una grande X rossa, quella che mette la parola fine a tutti a cantieri aperti nei mesi scorsi in città per la realizzazione della filovia.
Una data segnata a inizio gennaio, quando Amt e l’Ati, l’Associazione temporanea di imprese incaricata di realizzare l’infrastruttura, hanno firmato l’accordo transattivo che prevedeva il termine tassativo di fine lavori a metà maggio, in tutti i cantieri.

E così è stato. Il cronoprogramma seguito è stato di quelli a martello battente, tanto che alcune vie e strade interessate dai lavori sono state aperte già alcune settimane fa, se non da qualche mese.
E’ il caso di via Palladio in zona Stadio, riaperta il 3 marzo, più di due mesi fa; le vie Tunisi, Giuliari e Comacchio in Borgo Roma, il 23 marzo; via Fedeli e via Caperle a San Michele, il 9 aprile. La maggior parte dei cantieri è stato chiuso in anticipo rispetto al termine prefissato.
Mancano all’appello solo due arterie cittadine, via Città di Nimes e via Girolamo Dalla Corte, la cui riapertura è slittata per cause di forza maggiore. Per via Dalla Corte a Borgo Venezia è questione di poco tempo, i lavori sono già conclusi, resta solo da completare la segnaletica orizzontale, ritardata dal maltempo che si è susseguito per più giorni. Servono infatti tre giorni consecutivi di sole perché l’asfalto sia adeguato per tracciare le righe.
Leggermente più lunga l’attesa per via Città di Nimes, dove il cantiere ha dovuto stopparsi a fine febbraio per il ritrovamento di un ordigno bellico. Il termine è stato prorogato di un mese rispetto al 14 maggio, ma l’avanzamento dei lavori potrebbe anticipare la chiusura del cantiere già ai primi di giugno.

In questi mesi Comune e Amt non hanno smesso di vigilare affinché il venissero rispettati i termini dell’accodo transattivo firmato ad inizio gennaio tra Amt e l’Ati. Accordo che prevedeva appunto il termine tassativo di fine lavori entro il 14 maggio in tutti i cantieri (unica deroga concessa per via Città di Nimes) e che faceva seguito alla risoluzione del contratto per inadempienze che Amt ha fatto a ottobre 2020 nei confronti dell’Ati, visto che da marzo non interveniva nei cantieri già aperti. Da qui l’avvio del nuovo percorso con l’Ati e il dialogo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per valutare varianti migliorative sia per quel che riguarda il mezzo sia per quel che riguarda il tracciato.

I lavori stradali effettuati hanno permesso di dotare di nuovo asfalto le strade cantierizzate e renderle più scorrevoli. Con l’occasione, sono state apportate alcune modifiche alla segnaletica orizzontale e verticale in alcuni punti, per rendere incroci o passaggi più sicuri dal punto di vista viabilistico. E’ il caso del triplo stop in via Fedeli, all’incrocio con via Caperle, una nuova configurazione che garantisce maggiore sicurezza stradale perchè obbliga gli utenti a rallentare, fermo restando la precedenza assoluta per chi percorre via Fedeli verso tutte le direzioni, mentre gli altri sono obbligati a fermarsi.

La chiusura dei cantieri è stata annunciata questa mattina dal sindaco Federico Sboarina e dal presidente di Amt Alessandro Rupiani in via Fedeli.

“Non è un caso se oggi siamo in via Fedeli – ha detto il sindaco -. Questo è stato uno dei cantieri più sensibili, rimasto fermo molti mesi, con disagi alla circolazione ma anche ai residenti e alle attività commerciali. La scadenza era il 14 maggio e l’abbiamo rispettata, cittadini e commercianti hanno sopportato per troppo tempo i disagi connessi ai lavori. Finalmente su questo fronte si torna alla normalità, questo è l’obiettivo che mi sono dato come sindaco. E sa da un lato non posso che essere profondamente dispiaciuto e scusarmi per i disagi sopportati per mesi dai veronesi, dall’altro sono soddisfatto di aver raggiunto il risultato di oggi, per nulla scontato e per il quale in questi mesi abbiamo lavorato incessantemente per arrivare a questo passaggio, i lavori si erano arenati e la necessità era quella di ripartire in fretta per non lasciare queste ferite sul territorio. Una responsabilità che parte da lontano, la filovia è senza dubbio una delle grandi opere pubbliche sul tavolo dell’Amministrazione, un progetto che abbiamo ereditato dalla precedente Amministrazione, una matassa intricata che a noi è toccato il compito di sgarbugliare, risolvendo i problemi legati all’Ati e ai cantieri che si erano fermati. Ora guardiamo avanti e proseguiamo il dialogo avviato con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per valutare, anche alla luce degli effetti della pandemia, varianti migliorative al progetto sia per quel che riguarda il mezzo sia per quel che riguarda il tracciato.

“Oggi abbiamo la dimostrazione concreta che Comune e AMT hanno lavorato in un’unica direzione, quella nell’interesse dei cittadini e della città – ha detto il presidente Rupiani-. I rapporti con l’Ati proseguono nella massima collaborazione, adesso siamo concentrati su via Città di Nimes che è stato ritardato per le operazioni di rimozione dell’ordigno bellico”.

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