Luoghi del Cuore FAI: ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza la più votata

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Considerata una delle dieci più belle ferrovie del mondo, la linea Cuneo-Ventimiglia-Nizza ha concluso in testa il censimento “I luoghi del cuore FAI”, organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano e da Intesa Sanpaolo, risultando la vincitrice con 75.586 voti favorevoli. L’annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa in webinar dal vicepresidente esecutivo del FAI Marco Magnifico e premia una linea  pensata e realizzata quasi due secoli fa, che si snoda per oltre 100 Km, unendo l’Italia alla Francia, il Piemonte alla Liguria, i monti al mare, la pianura alla costa.

A vincere questa edizione del censimento non sono stati solo i luoghi più votati, con le loro storie affascinanti e la loro necessità di cura, restauro e attenzione, ma anche l’intero patrimonio culturale e ambientale italiano, il cui immenso valore per la collettività in termini di identità, memoria, legami sociali, esperienze di vita e speranze future emerge scorrendo la variegata classifica dei “Luoghi del Cuore“. Un progetto di sempre maggiore successo, con oltre 9.630.000 voti raccolti in totale dalla prima edizione del 2003 a oggi, in grado di amplificare in modo semplice e diretto il bisogno di essere ascoltati di tantissimi cittadini, ben consapevoli che abitare in centri urbani, piccoli o grandi che siano, con un tessuto tutelato e valorizzato, rappresenti un elemento di benessere.

Al secondo posto del podio, con 62.690 preferenze, si è piazzato il Castello di Sammezzano a Reggello (Firenze) e al terzo quello di Brescia con 43.469 voti. Questa edizione ha registrato il record di votanti, con 2.353.932 preferenze espresse per 39.562 luoghi (+3,3% su 2018) situati in 6.504 Comuni (+1,4% su 2018).

La Cuneo-Ventimiglia-Nizza, nota anche come “Ferrovia delle Meraviglie“, rappresenta una testimonianza dell’intraprendenza umana: in meno di 50 Km in linea d’aria supera un dislivello di mille metri, attraversando un territorio affascinante e impervio. L’opera fonde infatti la natura aspra delle Alpi Marittime con l’ingegno italiano di metà Ottocento.

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