Consiglio UE, nuove regole sui diritti di chi viaggia in treno

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La sfida è impegnativa, l’obiettivo di raggiungere entro il 2050 la neutralità climatica riguarda tutti i paesi del mondo. Quel traguardo, che ancora oggi appare non proprio a portata di mano, sta tuttavia diventando più credibile alla luce delle politiche di sostenibilità più volte illustrate dalla nuova amministrazione statunitense guidata da Joe Biden. Ma quella sostenibilità non è non può essere soltanto ambientale e climatica. Include, e fa rima, con inclusività accessibilità, temi ai quali il Gruppo FS sta dimostrando, nei fatti, grande attenzione e sensibilità

Intanto il 2021 è stato proclamato dalla UE l’Anno delle Ferrovie, un’iniziativa in sintonia con gli obiettivi del Green New Deal e con i propositi di sostenibilità delineati in più occasioni dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Non è dunque un caso se il Consiglio europeo ha approvato in prima lettura alcune nuove regole sul trasporto ferroviario improntate a una sempre maggiore attenzione ai diritti dei passeggeri e, in particolare, alle persone con disabilità e alle esigenze di chi domanda una più efficace integrazione tra due mezzi green per eccellenza, quali sono il treno e le bici.

LE NOVITÀ PER LE PERSONE A RIDOTTA MOBILITÀ

Per i viaggiatori con disabilità si punta, tra l’altro, ad estendere, dal 2023, il diritto di ricevere assistenza per salire e scendere dai treni a tutti quanti i servizi ferroviari – inclusi i regionali – a patto che ci sia personale in servizio e debitamente formato a tal riguardo. Sarà previsto per tutti i passeggeri anche il diritto di acquistare a bordo treno il titolo di viaggio in mancanza di alternative a terra, come per esempio la chiusura delle biglietterie o il mancato funzionamento delle self service, rafforzando al tempo stesso gli obblighi di informazione e ponendo ai gestori dell’infrastruttura e delle imprese ferroviarie l’obiettivo di rendere i loro servizi progressivamente sempre più accessibili.

LE REGOLE PER IL TRASPORTO BICI

Sul versante della mobilità green le compagnie saranno obbligate, a partire da quattro anni dopo l’entrata in vigore del regolamento, a organizzare spazi per il trasporto delle biciclette, con i viaggiatori che dovranno essere preventivamente informati sulle aree disponibili che in linea generale dovranno prevedere almeno quattro posti bici per treno. A tal proposito, dopo aver consultato gli utenti, le società di trasporto ferroviario europee potranno decidere di installare un numero diverso di posti, questo a seconda della domanda, della dimensione del treno e del tipo di servizio, con gli Stati che potranno fissare una soglia più alta in caso di domanda superiore. Le regole si applicheranno quando una compagnia acquista nuovo materiale rotabile oppure a seguito del “revamping” e di una adeguata manutenzione dei treni già in circolazione.

Il GRUPPO FS ALL’AVANGUARDIA

Sul versante dell’accessibilità dei servizi e dell’inclusività va segnalato come il Gruppo FS nel corso degli ultimi anni abbia coordinato e mantenuto costante il confronto tra le società operative e i rappresentanti delle persone con disabilità. Tra le buone pratiche adottate vanno ricordate le visite in officina e i confronti con le persone con disabilità sulle soluzioni tecniche adottate per rendere fruibili e accessibili tutti i servizi dei nuovi treni regionali. Confronto che nel tempo si è esteso, con RFI, anche alle stazioni, dai percorsi pedotattili per i ciechi, alle informazioni per le persone sorde, alle caratteristiche dei tornelli per l’accesso di chi si muove su sedia a rotelle.

Anche sul fronte dell’integrazione treno-bici Trenitalia si è già portata ampiamente avanti rispetto ai programmi comunitari, che addirittura offrirebbero alle compagnie un cuscinetto temporale di 4 anni dall’entrata in vigore del nuovo regolamento per adeguarsi. In questo caso basta citare l’esempio degli Intercity la cui intera flotta sarà dotata entro l’estate delle postazioni per il trasporto delle bici, mentre il servizio è già disponibile e acquistabile su alcune rotte. Così anche per i nuovi treni regionali, per i quali l’adozione dei dispositivi e le loro caratteristiche è stata anche oggetto di un lungo confronto con le associazioni ambientaliste e dei consumatori.

Il nuovo regolamento entrerà in vigore dopo l’approvazione del Parlamento UE e a venti giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale UE, e potrà essere applicato a partire da due anni dalla sua entrata in vigore, fatta eccezione per gli spazi per le biciclette, che si applicheranno quattro anni dopo l’entrata in vigore.

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