ROMA | Il Consiglio di Stato boccia l’isola ambientale al Rione Monti

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Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di residenti e commercianti e boccia il progetto di isola Ambientale al Rione Monti. La bocciatura è motivata dal fatto che mancano le analisi sul traffico e si riscontrano violazioni del Codice della strada.

Nel 2019 il Tar aveva invece dato ragione al Comune.

C’è poco da esultare, è una sconfitta per tutti” ha affermato il presidente della commissione Trasporti Enrico Stéfano.

Il progetto di Isola Ambientale prevedeva l’eliminazione del pesante traffico di attraversamento con un sistema di varchi e, secondo Enrico Stéfano, avrebbe portato qualità, decoro, sicurezza al Rione con nuove zone pedonali e a velocità ridotta e una disciplina di traffico a misura di pedoni e biciclette.

“Avrebbe portato maggiore vivibilità a via dei Serpenti.- ha scritto sulla propria pagina Facebook Enrico Stéfano – Oggi se io voglio andare con mio figlio con il passeggino a via dei Serpenti devo camminare in mezzo alla strada, poiché il marciapiede è inesistente. E quindi potrei evitare di farlo e andare altrove.

Al contrario eliminare un po’ di sosta (soprattutto quella illegale riducendo lo spazio fisico per poter commettere una infrazione) per allargare il marciapiede e consentire a chiunque (anche e soprattutto romani e famiglie) di fare una sana passeggiata ammirando uno spazio unico, avrebbe aiutato a ridurre quella “turistificazione” e “movidizzazione” che i residenti pensano invece di “combattere” mantenendo le auto ovunque.

E’ esattamente il contrario.

Ancora erano stati riorganizzati gli spazi di sosta e di carico e scarico merci, contemperando le esigenze di tutti e riservando anche numerosi stalli per i residenti su via Cavour e via Milano.

Infine, c’erano le pedonalizzazioni tanto avversate di via Madonna dei Monti e via Urbana, ma come descritto, all’interno di una visione ampia e omogenea.

Sugli effetti positivi, anche dal punto di vista economico, che la riduzione della congestione e le pedonalizzazioni portano ho sempre elencato una serie infinita di esempi e studi che evito di ripetere.

È facile intuire quindi anche qui cosa avrebbe significato per i valori immobiliari o il commercio e artigianato di qualità questo progetto.

Un peccato davvero, l’ennesima occasione sprecata per la nostra città”, conclude Stéfano.

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