Coronavirus, le compagnie aeree non possono rimborsare i voli cancellati

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Duro scontro tra le compagnie aeree e l’UE per il rimborso dei voli cancellati a causa del coronavirus.

Le compagnie aeree, hanno chiaramente ribadito che per evitare il fallimento non possono rimborsare i passeggeri che hanno comprato voli poi cancellati a causa del coronavirus ma l’Ue avverte, “I viaggiatori hanno diritto al rimborso“.

Il totale dei biglietti da rimborsare ammonterebbe a 35 miliardi di dollari e per Alexandre de Juniac, numero uno della Iata, “rimborsare i biglietti è finanziariamente insostenibile per le compagnie aeree perché finirebbero con la cassa prosciugata“.

Siamo consapevoli delle difficoltà senza precedenti delle compagnie aeree, ma i diritti dei passeggeri sono protetti dalla legge nell’Ue. Le compagnie devono offrire ai passeggeri la scelta tra un rimborso e un cambio di biglietto. Dato che il cambio di biglietto non è sempre disponibile in queste circostanze, i passeggeri devono essere rimborsati”, ha affermato Stefan de Keersmaecker, portavoce della Commissione europea.

Molte compagnie stanno offrendo voucher dello stesso importo del biglietto da spendere per un prossimo volo. Tuttavia, spiega la Commissione, i vettori non possono offrire solo questa possibilità ma offrire anche quella di avere un rimborso in contanti.

 

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