Neos in prima linea per rimpatriare i nostri connazionali bloccati all’estero

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Il Gruppo Alpitour è impegnato dall’inizio di gennaio nell’emergenza Covid-19, supportando e tutelando migliaia di persone in questo periodo difficile.

Fino ad oggi, oltre 20 mila clienti hanno ricevuto assistenza e Neos ha operato 48 rotazioni (voli andata e ritorno) per rimpatriare oltre 11 mila persone da tutto il mondo.

In cooperazione con l’Unità di crisi della Farnesina, Neos sta inoltre predisponendo in questi giorni una serie di voli speciali per permettere a oltre 1.400 connazionali di rimpatriare in Italia. Le prime avvisaglie dell’emergenza da Covid-19 si sono manifestate a fine gennaio, quando il Governo cinese inizia a bloccare i viaggi all’estero: Neos ha organizzato i primi voli speciali per rimpatriare i cinesi nel loro Paese e, da allora, il Gruppo Alpitour ha messo in atto molteplici azioni straordinarie per far fronte alle continue evoluzioni e restrizioni emanate dai governi di tutto il mondo.

Nel giro di poche settimane, le principali mete di vacanza hanno, infatti, progressivamente adottato misure sempre più restrittive fino a proibire, spesso quando i passeggeri erano già in viaggio, l’ingresso agli italiani nei loro paesi. Questo ha comportato la necessità di risposte immediate per riconvertire i flussi, riproteggere i turisti, oltre a pianificare nuovi operativi e voli speciali – decollati vuoti in andata – per andare a soccorrere i clienti del Gruppo, e non solo, bloccati in destinazione: si parla di oltre 20 mila viaggiatori supportati dalla divisione Tour Operating, più di 11 mila passeggeri imbarcati sui voli Neos, per un totale di oltre 26 mila posti volo.

Purtroppo l’emergenza sta coinvolgendo sempre più paesi e sono migliaia le persone ancora all’estero in attesa di poter tornare a casa: al momento, Neos ha istituito, in cooperazione con l’Unità di crisi della Farnesina, 7 rotazioni per rimpatriare i nostri connazionali bloccati alle Canarie, in Marocco e ai Caraibi. Oltre a supportare altre società nelle operazioni di rimpatrio da Point a Pitre verso Francia, Belgio, Germania, Brasile e Argentina. I primi voli sono decollati la sera del 15, seguiti da altri operati il 16 e 17 marzo, ma le pianificazioni sono in costante aggiornamento per dare massimo supporto e solidarietà al Governo e ai cittadini italiani in questo momento delicato.

Tutto questo attuando sempre protocolli di sicurezza per tutelare equipaggi e passeggeri attraverso la sanificazione dei velivoli, l’utilizzo a bordo di kit specifici e controlli stringenti attraverso screening, interviste e monitoraggio degli ospiti a bordo.

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