BOLOGNA | In arrivo 1.281.000 euro per Metrobus e la rete del Biciplan previsti nel PUMS

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Sono in arrivo 1.281.000 euro alla Città metropolitana di Bologna per i progetti di fattibilità di alcune delle azioni previste dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) adottato lo scorso novembre e che verrà definitivamente approvato nelle prossime settimane.

Nella seduta di questo pomeriggio il Consiglio metropolitano ha approvato, con 11 voti a favore (Pd, Rete civica e l’indipendente Palumbo) e 1 contrario (Uniti per l’Alternativa), la delibera che individua le strategie prioritarie che verranno finanziate dal “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate”, istituito recentemente dal Governo rivolto alle 14 Città metropolitane italiane, ai relativi 14 comuni capoluogo ed ai Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti.

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La scelta è di partire con i progetti di sviluppo del Trasporto Pubblico Metropolitano, con particolare riferimento alle linee di Metrobus ed ai Centri di mobilità e con la rete strategica del Biciplan metropolitano (che prevede il passaggio dagli attuali 246 chilometri di piste ciclabili a 944). Parte delle risorse verrà inoltre destinata al monitoraggio del PUMS e all’aggiornamento del Piano Strategico Metropolitano.

Nei prossimi giorni (le proposte vanno presentate a Roma entro il 7 novembre) l’elenco dettagliato delle opere oggetto della progettazione di fattibilità verrà definito con Atto del Sindaco metropolitano.

“Da alcuni anni – spiega Marco Monesi, Consigliere delegato metropolitano alla Mobilità Sostenibile – è evidente a tutti che senza i progetti di fattibilità pronti nel cassetto non è possibile accedere ai finanziamenti. In questa ottica è importante, ancora prima dell’approvazione del Pums, aver ottenuto una cifra rilevante con la quale contiamo di progettare l’intera rete ciclabile metropolitana e almeno due linee di Metrobus (bus extraurbani veloci su corsie riservate) e 2 Centri di Mobilità (luoghi di interscambio sulle modalità di trasporto) che peraltro rappresentano una delle novità assolute previste dal Piano”.

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