BOLOGNA | Ancora ritardi per il Marconi Express

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Il Marconi Express, la monorotaia che collegherà l’aeroporto di Bologna con la stazione centrale, continua i test di prova ma ancora non è certa una data di entrata in servizio.

Manca ancora un ultimo visto della commissione ministeriale, successivamente la palla passerà all’Ustif, Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi, che avrà trenta giorni per rilasciare il nulla osta all’esercizio. Successivamente ci saranno altre due settimane di pre-esercizio e finalmente potrà partire la monorataia.

Viste le procedure ancora da effettuare l’inaugurazione slitterà probabilmente a Natale.

Il Marconi Express collegherà, in circa 7 minuti e mezzo di viaggio, il centro città e l’aeroporto, effettuando un’unica fermata intermedia presso Bertalia-Lazzaretto, la grande area urbana in corso di riqualificazione destinata ad ospitare nuovi insediamenti residenziali e commerciali, nonché nuove aule e laboratori universitari ed un nuovo studentato.

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L’intero percorso è dotato di una passerella di sicurezza che ogni 500 metri prevede un sistema di scale che portano a terra per l’eventuale necessità di evacuare i passeggeri dal veicolo.

I tre veicoli utilizzati sono del modello P30 della Intamin Transportation, azienda che ha realizzato i mezzi per monorotaie simili a quella bolognese in varie altri parti del mondo. Il P30 è un veicolo integralmente automatico, controllato da remoto, che consente il trasporto di 560 passeggeri all’ora per direzione, nelle ore di punta. L’attesa media prevista, sempre nelle ore di punta, sarà inferiore ai 4 minuti. Lungo circa 18 metri, alto 3,5 metri e largo 2,3 metri, il P30 può raggiungere una velocità massima di 70 km/h.

Sulla distanza di 5 chilometri che separa la Stazione Centrale dall’Aeroporto, il Marconi Express viaggerà mediamente a 40 km/h, percorrendo l’intera tratta in poco meno di 7 minuti e mezzo, compresa la sosta per la fermata intermedia al Lazzaretto.

I pannelli fotovoltaici che saranno applicati al parapetto della passerella di emergenza che costeggia la via di corsa, copriranno circa un terzo del fabbisogno energetico del Marconi Express.

 

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