Mobilità sostenibile nel mondo: Hong Kong al primo posto. Milano al 18° posto

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La mobilità é un elemento chiave del buon funzionamento di una città. Il dossier “Sustainable Cities Mobility Index” analizza la performance globale dei sistemi di mobilità di 100 città del mondo.

Tramite la selezione di 23 criteri di valutazione, sono state selezionate 100 città ed il report permette di dare una classifica indicativa di ognuna nonché la durabilità delle loro infrastrutture. L’obiettivo é quello di mettere in evidenza quali sono le soluzioni per le città per progredire nella mobilità urbana sostenibile.

L’Index è stato compilato per Arcadis dal Centre for Economic and Business Research (Cebr) ed esplora la mobilità attraverso la valutazione di tre sotto-indici della sostenibilità – sociale (People), ambientale (Planet) ed economico (Profit) – ciascuno dei quali costruito su diversi indicatori.

Spinta da una metropolitana innovativa e ben collegata e dalla elevata quota di viaggi effettuati con i mezzi pubblici, Hong Kong raggiunge molti degli obiettivi di un efficace sistema di trasporto urbano, consentendo una mobilità globale, creando opportunità economiche e arricchendo la vita di cittadini, imprese e turisti.
Zurigo, Parigi e Praga sono le città europee con la miglior posizione nella classifica mondiale – rispettivamente seconda, terza e quarta – con punteggi elevati nei sotto-indici Planet e Profit, grazie a infrastrutture consolidate, metropolitane efficienti e impegno nella green technology

Anche le città asiatiche si posizionano in alto, occupando tre dei primi dieci posti. Realtà sviluppate quali Seul e Singapore vengono premiate da moderni sistemi di metropolitana, grandi aeroporti e basso utilizzo di veicoli privati. Altre città asiatiche sono state penalizzate dai livelli di inquinamento urbano e di emissioni.

Le prime dieci città del sotto-indice Planet sono tutte europee, con le città tedesche ai primi tre posti. Le città più sviluppate d’Europa hanno contribuito a far progredire il programma di riduzione delle emissioni con eccellenti infrastrutture per biciclette, l’impegno nella green technology e l’utilizzo di veicoli elettrici. Le città europee dominano anche il sotto-indice Profit, coprendo sette dei primi dieci posti. Molte di esse hanno investito tanto in infrastrutture di mobilità, privilegiando il trasporto pubblico e aiutando a ridurre i tempi di spostamento dei pendolari.

Londra si trova nelle ultime tre posizioni sia per i tempi di spostamento dei pendolari che per congestione e ritardi. Parigi ha uno dei sistemi di trasporto più utilizzati a livello mondiale mentre Amsterdam e Stoccolma primeggiano per quanto riguarda il “pendolarismo attivo” (quota di pendolari che si recano a lavoro in bici o a piedi).
Milano e Roma – Le due città italiane si posizionano rispettivamente al 18° e al 40° posto della classifica globale dell’Index e al 13° e 25° tra le 32 città europee.
Nel sotto-indice People, Milano occupa il 28° posto (14° tra le città europee), mentre Roma è solo al 53° (25° in Europa).

Milano, con Dublino, Edimburgo, Seul e Tampa, è prima per “rider connectivity”, potendo garantire ai viaggiatori connessioni Wi-Fi e 2g/3g/4g nei tunnel e nelle stazioni della metro e sugli autobus, per una fruibilità costante dei dispositivi mobile.

Il capoluogo lombardo si posiziona bene anche per “quota di viaggi totali effettuati con mezzi pubblici” (21° posto a livello globale e sesto in Europa), contesto in cui Roma si trova solo al 61° posto (24° in Europa).

Entrambe le città, inoltre, si collocano nella seconda metà della classifica per “pendolarismo attivo”, ossia la quota di pendolari che si recano a lavoro in bici o a piedi: Milano, insieme ad altre tre città, è alla posizione 54 (23 in Europa) e Roma alla 60 (27 in Europa).

Molto simile è la situazione delle due città nella classifica globale del sotto-indice Planet, con Milano al 14° posto (13° in Europa) e Roma al 16° (14° in Europa).

Non sono positivi i valori di entrambe per i livelli di inquinamento atmosferico, che vede nei trasporti una delle fonti principali: Roma, alla pari con Parigi, è al 55° posto (26° in Europa), più giù ancora Milano (64° a livello globale e 30° in Europa). D’altronde, Roma fa male in termini di congestione e ritardi dei trasporti, che aumentano i tempi di viaggio e portano a maggiori emissioni e inquinamento (76° posto, insieme a Londra e Taipei); meglio Milano, che tuttavia non brilla con il suo 46° posto (in condivisione con altre 5 città).

Di contro, le due città si distinguono per gli sforzi nella riduzione delle emissioni dei trasporti, testimoniati dall’esistenza di cosiddette Low Emission Zone (LEZ) e dagli standard di emissione dei veicoli: Roma è addirittura seconda a livello globale e prima in Europa (in entrambi i casi a pari merito con altre 9 città, tutte europee), mentre Milano si colloca al 12° posto globale (11° in Europa).

Nel sotto-indice Profit, infine, molto meglio Milano di Roma: il capoluogo lombardo si piazza al 30° posto (15° in Europa) mentre la Capitale al 71° (28° in Europa).

Milano presenta una maggiore convenienza della spesa per il trasporto pubblico (intesa come percentuale sul reddito), dove si posiziona al 30° posto (quinta in Europa) a pari merito con altre due città, mentre Roma è al 36° posto (sesta in Europa) insieme ad altre tre città.

Meglio Milano anche nel livello di utilizzo del sistema di trasporto pubblico, misurato dal numero medio di viaggi pro-capite, che la vede al 13° posto nel mondo (insieme a Manila) e al 9° in Europa; Roma, alla pari di Madrid, si ferma alla posizione 44 (22 in Europa).

Le posizioni delle due città, tuttavia, si allineano verso la parte bassa della classifica nell’indicatore relativo alla quota di budget comunale speso nei trasporti, da cui si evince il livello di impegno delle amministrazioni cittadine nella mobilità sostenibile: i valori esaminati le collocano a pari merito all’86° posto (29° in Europa).

 

 

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