ICity Rate 2017: Milano la città più “smart” d’Italia, Bologna e Firenze sul podio

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Per il quarto anno consecutivo Milano si conferma la Smart City più avanzata d’Italia.

É quanto emerge dal rapporto Icity Rate 2017, realizzato da Fpa, società del gruppo Digital360, che fotografa la situazione delle città italiane nel percorso per diventare smart, cioè più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive e più vivibili. Fpa ha preso in analisi 15 dimensioni urbane (povertà, istruzione, aria e acqua, energia, crescita economica, occupazione, turismo e cultura, ricerca e innovazione, trasformazione digitale e trasparenza, mobilità sostenibile, rifiuti, verde pubblico, suolo e territorio, legalità e sicurezza, governance) declinate a loro volta complessivamente in 113 indicatori.

Il primato di Milano è sostenuto soprattutto dalla 1° posto in crescita economica, occupazione, mobilità sostenibile, ricerca e innovazione, trasformazione digitale. 

Ottimi risultati anche nella partecipazione dei cittadini e nella gestione dei beni comuni, mentre risente dell’introduzione delle variabili ambientali, fattori che riducono il vantaggio a soli due punti (599 a 597) dalla seconda classificata, Bologna. A trainare la scalata di Bergamo il 3° posto per crescita economica e ricerca e l’innovazione, ma anche il 5° posto per la mobilità sostenibile.

Al terzo posto della top ten Firenze e a seguire Venezia, Trento, Bergamo, Torino, Ravenna, Parma e Modena.

Per la mobilità sostenibile l’impegno del paese al 2030 è: garantire a tutti l’accesso a un sistema di trasporti sicuro, conveniente, accessibile e sostenibile, migliorando la sicurezza delle strade, in particolar modo potenziando i trasporti pubblici, con particolare attenzione ai bisogni di coloro che sono più vulnerabili, donne, bambini, persone con invalidità e anziani. Il rating “mobilità sostenibile” 2017 prende a riferimento, oltre al tema del parco veicolare e dell’obiettivo di riduzione dell’incidentalità nelle aree urbane, anche i diversi aspetti legati alla pianificazione, all’infomobilità, al trasporto pubblico, alla ciclabilità e allo sharing. Il risultato è un indice sintetico che va a valorizzare, non tanto l’efficienza dei sistemi di mobilità, quanto lo sforzo delle città nella definizione di modelli alternativi e sostenibili di mobilità urbana e di accessibilità territoriale.

Troviamo compatte le città dell’asse padano in alto nel rating e buona parte dei capoluoghi delle isole e della Calabria lontane dai traguardi della sostenibilità in termini di mobilità e logistica.

Ai primi 5 posti della classifica delle città per il 2017 nella dimensione della mobilità sostenibile: 1° Milano, 2° Torino, 3° Venezia, 4° Firenze e 5° Bergamo. Scendendo nel rating le altre città della Lombardia e del Veneto e in continuità con quanto emerso nel rating 2016 il blocco delle città dell’Emilia-Romagna che rappresentano un insieme unitario di città con alti valori nella classifica di settore.

Bari (21°) e Cagliari (24°) sono le due città del sud più alte nel rating mobilità. Per entrambe le città il ripensamento del sistema della mobilità è infatti una priorità centrale nell’azione dei governi locali.

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