Firenze in battaglia contro le bici contromano

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Mentre nel resto d’Europa è normale amministrazione permettere alla bici di andare contromano nei tratti a senso unico, in Italia questa regola non esiste ma solitamente si tollera. Firenze invece ha dato battaglia.


Dare regole diverse per venire incontro ai ciclisti, perché in bicicletta si fa più fatica ma si aiuta la collettività. E’ per questo che le amministrazioni dovrebbero venire incontro ai velocipedi.

Cartello in un città ceca
Cartello in un città ceca

In paesi come Olanda, Belgio, Norvegia ecc, dove l’utilizzo della bici è enormemente più diffuso, questa prassi è una regola appositamente segnalata sia da cartelli che da strisce orizzontali che delimitano il percorso dei ciclisti; questione su cui sta puntando molto anche la stessa comunità europea.

In Italia, Milano sta sperimentando questa possibilità, con l’apposito cartello “A senso unico eccetto per i velocipedi”. 

L’amministrazione di Firenze invece ha deciso di dare battaglia a quest’abitudine che finora in Italia è stata quantomeno tollerata. L’assessore alla polizia municipale e alla sicurezza Federico Gianassi afferma infatti che «le regole del codice della strada vanno rispettate da tutti, anche da chi si muove in bicicletta», e pertanto mai più biciclette contro-mano, sottolineando che la polizia municipale è pronta ad effettuare controlli più severi non solo per chi pedala contromano, ma anche per chi transita sui marciapiedi creando pericolo per i pedoni.

Un attacco ai ciclisti accompagnato però dall’impegno di costruire, entro il 2020, ben 20 km di piste in più, che andranno ai 90 km (di piste però frastagliate e mal collegate) già presenti a Firenze.

Insomma, i ciclisti intanto verranno messi in riga e controllati, in attesa di piste più sicure. Sarebbe stato ben apprezzato anche un controllo più severo per quelle automobili che parcheggiano sulle piste rendendo difficile il transito ai velocipedi…

 

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