AGRIGENTO | Aperti al traffico altri 8,5km della SS 640 “Degli Scrittori”

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Avanzano i lavori lungo la nuova SS 640, la quale al termine delle opere sarà interamente con caratteristiche autostradali e permetterà di collegare in poco più di mezzora Agrigento con l’autostrada A19, passando per Caltanissetta.

In questo lunedì è stato aperto al transito un nuovo tratto, il primo ricadente all’interno del territorio della provincia di Caltanissetta e facente parte del secondo macro lotto i cui lavori sono iniziati nel 2012; si tratta, in particolare, di un lungo rettilineo, che da Grottarossa attraversa il territorio di Serradifalco fino a giungere ad una galleria e ad un viadotto che, da ora in avanti, sarà intitolato al giudice Saetta e che permette di arrivare quasi a ridosso di San Cataldo. Prima dell’apertura al traffico,

Proprio nella mattinata di lunedì, si è svolta la cerimonia di intitolazione di questo tratto della 640 alla memoria del giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano, assassinati dalla mafia esattamente 29 anni fa, il 25 settembre 1988, mentre percorrevano il vecchio tratto di statale che da oggi verrà declassato a favore del nuovo percorso a quattro corsie.

Alla cerimonia, al termina della quale è stata anche scoperta una stele in ricordo del giudice, hanno partecipato autorità e familiari di Saetta, oltre che i vertici dell’ANAS e della CMC, l’azienda che sta realizzando l’intera opera.

L’inaugurazione dei 9 km in territorio nisseno, segna l’apertura del primo tratto del secondo lotto, i cui lavori sono iniziati nel 2012; dopo la fine delle opere del primo lotto che ricade nella provincia di Agrigento e che misura 31 km, il tratto odierno porta a 40 i km di statale consegnata ed aperta al transito con caratteristiche autostradali, su un totale complessivo di 70.

Nella parte inaugurata in questo lunedì, tra le opere spicca quella inerente il viadotto Saetta, prima conosciuto come Giulfo, in territorio di Serradicalco; il nuovo cavalcavia ha permesso una variante rispetto al percorso originario che di fatto taglia numerose curve e permette di raggiungere San Cataldo da un lato e Canicattì dall’altro in totale sicurezza. Proseguono intanto i lavori per completare i rimanenti 30 km, molti dei quali percorsi tra viadotti e gallerie.


Breve biografia del Giudice Antonino Saetta

Antonino Saetta, nato a Canicattì (AG), il 25 ottobre 1922, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo nel 1940, dopo avere conseguito la maturità presso il liceo classico statale di Caltanissetta. Laureatosi nel 1944 con il massimo dei voti, entrò in Magistratura nel 1948. Dopo il primo incarico ad Acqui Terme, si trasferì al tribunale di Caltanissetta nel 1955, a Palermo nel 1960, e a Sciacca, quale Procuratore della Repubblica, dal 1969 al 1971.

Tra il 1976 e il 1978 fu Consigliere presso la Corte d’Assise d’Appello di Genova, negli anni 1985 e 1986 fu Presidente della Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta e, successivamente, ebbe lo stesso incarico a Palermo.

Pochi mesi dopo la conclusione di un importante processo di mafia, il Giudice Antonino Saetta venne assassinato insieme al figlio Stefano, il 25 settembre 1988, all’età di 65 anni, mentre percorreva la statale 640.

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