Atterraggi da brivido: gli aeroporti più pericolosi al mondo – PARTE I

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La necessità di essere collegati al resto del mondo in alcuni casi ha costretto l’uomo a costruire laddove non si dovrebbe: ponti, edifici, cavalcavia, etc.

Non fanno eccezione gli aeroporti. In questa prima parte di classifica vi presentiamo gli aeroporti più pericolosi al mondo – dalla decima alla sesta posizione – e i conseguenti atterraggi da brivido: roba da piloti esperti e coi nervi saldi!

10) Alla decima posizione troviamo l’aeroporto Congonhas di San Paolo, in Brasile. Questo aeroporto ha la caratteristica di essere letteralmente incastrato all’interno della città, rendendo complesse le manovre di atterraggio e decollo a causa degli spazi estremamente ristretti.

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Aeroporto di Congonhas, San Paolo – Brasile

Come se non bastasse, le due piste sono estremamente corte – rispettivamente 1,940 metri e 1435 metri – e terminano a strapiombo una strada molto trafficata. Proprio questi fattori furono determinanti nel gravissimo incidente verificatosi a luglio del 2007, quando un errore del pilota fece schizzare fuori pista l’aeroplano, precipitando sulla strada e schiantandosi su una pompa di benzina, causando centinaia di morti.

9) Subito sopra c’è l’aeroporto internazionale di Toncontin, in Honduras. Questo aeroporto è situato in una valle a 1000 metri d’altezza, completamente circondato da montagne.

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Aeroporto di Toncontin – Honduras

Lo spazio è estremamente ridotto, e gli aerei in fase di decollo sono costretti ad una rapidissima ascesa per evitare di schiantarsi contro le montagne. Stessa cosa per quanto riguarda l’atterraggio: i piloti devono affrontare curve strettissime durante una discesa al cardiopalma, dove la coda del velivolo sfiora il terreno prima di toccare pista.

8) La classifica continua con l’aeroporto di Madeira, Portogallo. Situato sull’omonima isola nell’Atlantico, questo aeroporto è stato per lungo tempo molto pericoloso, a causa di una pista cortissima (originariamente appena 1600 metri), circondato dall’oceano da un lato e da alte montagne dall’altro.

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Aeroporto di Madeira – Portogallo

Gli atterraggi sono da brivido anche a causa dei forti venti laterali. A causa di incidenti verificatisi, e con la volontà di incrementare la sicurezza, nel 2000 la pista fu allungata sino a 2781 metri. Poiché lo spazio non era sufficiente, si decise di prolungarla facendo poggiare l’estensione su 180 pilastri di cemento armato alti circa 70 metri.

7) Alla settima posizione troviamo il singolarissimo aeroporto di Barra, in Scozia. La particolarità sta nel fatto di non avere una pista: gli aerei atterrano direttamente su una corta spiaggia situata di fronte all’aerostazione. E’ l’unico aeroporto ad utilizzare una spiaggia come pista di atterraggio e decollo per i voli di linea.

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Aeroporto di Barra – Scozia.

Possiede tre piste delimitate da pali di legno, che vengono sommersi dall’acqua durante l’alta marea, motivo per il quale l’aeroporto non può essere utilizzato di notte. Tuttavia, durante situazioni di emergenza, può capitare che gli aerei siano costretti ad eseguire atterraggi da brivido la sera.

6) Saliamo ai piani alti (in tutti i sensi) con l’aeroporto di Courchevel, in Francia. Questo aeroporto è roba per cuori e stomachi forti. E’ il più alto d’Europa, essendo situato a oltre 2000 metri d’altezza presso l’omonima località sciistica. E’ anche uno degli aeroporti con la pista più corta al mondo, misurando poco più di 500 metri.

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Aeroporto di Courchevel – Francia.

Ad aumentare l’esperienza adrenalinica e la pericolosità di decolli e atterraggi è il fatto che l’aeroporto non possiede procedure per l’approccio strumentale: si vola a vista, e solo in condizioni meteo ottimali. Non è omologato per i voli notturni ed è fuori discussione atterrare o decollare con la nebbia.

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