L’inquinamento degli aerei è un problema: Boeing investe in propulsione elettrica e ibrida

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Negli ultimi decenni il traffico aereo è cresciuto vertiginosamente e le proiezioni per i prossimi anni prevedono un ulteriore incremento: secondo il Rapporto ambientale sull’aviazione europea tra il 1990 e il 2014 il numero di voli è aumentato dell’80% e si prevede che crescerà di un ulteriore 45% tra il 2014 e il 2035


Lo sviluppo del settore dell’aeronautica civile ha causato l’aumento delle emissioni di inquinanti e del rumore nei pressi degli scali. I costruttori di aerei stanno lavorando alacremente e stanno investendo risorse con l’obiettivo di rendere i loro velivoli più efficienti dal punto di vista dei consumi, in particolare riducendo il peso e migliorando la resistenza aerodinamica.

Thomas Jackson, Getty Images
Thomas Jackson, Getty Images

L’elemento determinante per migliorare l’efficienza energetica dell’aviazione civile è però la propulsione degli aerei: è sintomatico del crescente interesse per questa sfida tecnologica la recente nascita di Boeing HorizonX, il nome evocativo della nuova divisione di uno dei più grandi costruttori mondiali, creata con l’obiettivo di sviluppare nuove tecnologie aerospaziali.

Recentemente è stata annunciata la collaborazione di Boeing HorizonX con JetBlue Technology Ventures nell’investimento in Zunum Aero: un progetto nato con l’obiettivo di sviluppare un aereo a propulsione alternativa.

Boeing vuole scompaginare il settore dell’aeronautica civile, sviluppando prima degli altri costruttori una flotta di aerei a propulsione alternativa ibridi o elettrici.
Si parla già di aerei di piccole dimensioni in grado di trasportare fino a 50 passeggeri  per i voli regionali a corto raggio, coprendo una distanza massima di 1.100 km inizialmente, per arrivare entro il 2030 a 1.600 km.

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