“DigitalDay17”, ministri di 18 Paesi, firmano lettera intenti su mobilità cooperativa, connessa e automatizzata

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Si è svolto ieri a Roma il Digital Day 2017, organizzato dall’UE e dal governo italiano in occasione del 60mo anniversario dei Trattati istitutivi del progetto europeo.

 

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L’obiettivo  è stato quello di stabilire un’agenda di azioni per  la creazione delle competenze necessarie al fine di sfruttare al meglio l’innovazione digitale e migliorare la vita degli europei.

Il viceministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini ha partecipato alla sessione dedicata alla mobilità connessa e automatizzata e, insieme a 17 Ministri europei ha firmato una lettera d’ intenti sulla smart mobility comunitaria per istituire con la Commissione, un quadro giuridico per le prove transfrontaliere con veicoli connessi, sulla base di norme armonizzate sull’accesso ai dati, sulla responsabilità e sulla connettività.

mobilità connessa

La lettera di intenti è la prima iniziativa degli Stati membri di cooperazione transfrontaliera nella mobilità connessa e automatizzata. Infatti, come sottolinea lo stesso viceministro Nencini “il concetto di mobilità è in fase di evoluzione verso  tecnologie di guida avanzata e di connessione verso l’ambiente esterno  che stanno trasformando il veicolo da mezzo di trasporto ad un ambiente ove svolgere anche attività diverse dalla guida.”

Cinque i livelli su cui intervenire: big data, infrastrutture, reti, applicazioni e servizi.

Proprio il 5G e una collaborazione più stretta tra Governi, autorità regolatorie e industria automotive sono ulteriori leve su cui agire secondo Günther Oettinger, Commissario europeo per il bilancio e le risorse umane nella Commissione Juncker, per dare il via alla rivoluzione dei trasporti e della mobilità in tutti i Paesi Ue.

La tecnologia per supportare questa trasformazione del mondo dei trasporti e della mobilità già c’è, a partire da WiFi, 4G/5G, sensori, internet delle cose, auto connesse in rete. A partire dal 2030 l’Ue attende in strada anche le prime auto a guida automatica.

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“Su tale ambito – prosegue Nencini – è fondamentale cooperare a livello europeo ed internazionale per favorire lo sviluppo e l’introduzione sul mercato di veicoli con livelli di automazione e connettività progressivamente crescenti  sino a giungere – a lungo termine –  alla possibile introduzione di veicoli completamente autonomi; Credo si tratti di una grande opportunità che concorrerà a conseguire l’obiettivo primario di ridurre il numero di incidenti stradali, i fenomeni di congestione e di conseguenza le emissioni da traffico stradale. Tuttavia,  la rapida evoluzione tecnologica richiede in tale ambito anche l’effettuazione di sperimentazioni su strada ed al riguardo accogliamo favorevolmente la proposta di sottoscrivere una lettera di intenti con la quale ci impegniamo – in particolare sui corridoi transfrontalieri-  ma anche su quelli nazionali ad adottare protocolli di comunicazione tra veicoli e tra veicoli ed infrastruttura  che siano interoperabili ed evitino così la formazione di un mercato frammentato di tali prodotti. Solo lavorando su tecnologie condivise a livello UE si potrà beneficiare della guida automatizzata e connessa senza soluzione di continuità.

Infine, Nencini, assicura che alla lettera di intenti farà seguito una revisione dei codici della strada nazionali e se del caso delle Convenzioni internazionali sulla circolazione e stabilire i principi di responsabilità che si applicheranno in caso di incidente; inoltre a lungo termine forse dovremmo pensare anche a predisporre piani sociali che si occuperanno della gestione della riduzione dei posti di lavoro nei settori che saranno interessati dall’impiego di veicoli completamente autonomi e quindi privi di conducente.

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